*
*    *
*    *    *
Escursione a Brescia del 14 aprile 2013
BRESCIA  -  MUSEO  DI  SANTA  GIULIA

E' stata una grande emozione scoprire nel museo di Santa Giulia a Brescia, su indicazione di mia moglie, due grandi dittici romani in avorio fantastici di oltre quindici secoli fa:

    
Fronte
    
Retro

Dittico "queriniano" del V secolo d.C. in avorio
Dalla collezione di Angelo Maria Querini (1680-1755)
  Cm. 26,5x14,3 (valva sinistra); 25x14 (valva destra); 28,3x17,3 (con le custodie)
Le due tavolette presentano raffigurazioni mitologiche di soggetto amoroso: probabilmente Diana e Endimione (a sinistra) e Fedra e Ippolito (a destra). Ciascuna coppia è inserita in una struttura architettonica, con arco retto da colonne, che testimonia dell'originale appartenenza delle due tavolette a un unico insieme, forse un dittico o un prezioso cofanetto destinato a contenere doni. E' probabile che i due rilievi siano opera di artisti diversi: l'autore della valva con Fedra e Ippolito appare maggiormente legato alla classicità. Le tavolette sono inserite in custodie di rame dorato; una di esse porta inciso sul retro il nome di un precedente collezionista, il cardinale Pietro Barbo (1417-1471) futuro papa Paolo II, l'altra fu fatta eseguire dallo stesso cardinal Querini a imitazione della più antica ed utilizzate come rilegature di un libro di Querini dedicato a Paolo II.


Fronte

Retro

Il dittico di Boezio - a forma di quaderno, 24x18x2 cm. - risale al 487 d.C. L'opera venne eseguita da manifatture romane per celebrare la seconda elezione a praefectus urbi di Manlio Boezio.
Acquistato dal cardinale Angelo Maria Querini durante il Settecento, l'opera passa per lascito al Museo dell'Era Cristiana nell'Ottocento per poi entrare, definitivamente, nel catalogo delle opere del museo di Santa Giulia.
Sull'iscrizione della prima tavola, si identifica il personaggio di Manlio Boezio. Nell'iscrizione dedicatoria sulla seconda tavola si legge l'evento da celebrare, che permette di datare l'opera: EX P(raefecto) P(raetorio) P(raefectus) U(rbi) SEC(undo) CONS(ul) ORD(inarius) ET PATRIC(ius), cioè "prefetto del pretorio, prefetto dell'Urbe per la seconda volta, console ordinario e patrizio".

Per me è stato importante vedere la vera immagine di Boezio dopo averlo studiato in Letteratura latina medievale commiserandolo per l'esecuzione subita nel 525 nei pressi di Pavia per aver criticato ed essersi opposto al re Teodorico.
POSTILLA. Dopo la sua morte venne nominato senatore in sua vece Cassiodoro e molti autori fanno rilevare questa circostanza quasi colpevolizzando il buon Cassiodoro che, fra l'altro, essendo più schematico, logico e completo nella conoscenza, mi è più affine oltre al fatto di essere stato insegnante e "preside".
P.S. Sia Boezio sia Cassiodoro sono santi della religione cattolica.

    
Valentino con il dittico Querini ed il dittico Boezio

Brescia, 14 aprile 2013
*    *    *
CURIOSITA'  BRESCIANE


Piazza del Duomo a Brescia  -  Anna poco interessata alla sfilata delle Triumph Spitfire


Brescia, via Carlo Cattaneo  -  Anna ai piedi di un telamone


Superstrada Affi-Castelnuovo  -  Camion con rimorchio trasportante galli e galline.
Quando io e Anna comperiamo le uova stiamo sempre attenti che siano di galline allevate a terra. Adesso bisogna che il legislatore ponga l'obbligo di indicare per la carne di pollo se trattasi di animali allevati e trasportati civilmente o costretti a vivere in anguste gabbie, altrimenti non compreremo più la carne di questi infelici e maltrattati animali. Tanto per gradire, non compriamo carne bovina italiana perché gli allevatori tengono tori e vacche sempre alla catena, ma carne francese perché ivi le mandrie vivono libere nei prati (viaggiare per credere).

Brescia, 14 aprile 2013
*    *    *
BRESCIA , MUSEO DI SANTA GIULIA - LIPSANOTECA

In una sala inferiore della chiesa di santa Maria in Solario, posta all'interno del percorso espositivo del museo di Santa Giulia a Brescia, si trova un reliquario in avorio del IV secolo d. C. chiamato Lipsanoteca (porta-reliquie). E' di manifattura milanese e misura centimetri 22x32x25. E' molto interessante perché è una rara testimonianza dell'arte paleocristiana. Al suo interno probabilmente veniva custodita una pietra del santo sepolcro.


Anna accanto alla Lipsanoteca


Lipsanoteca. Fronte. Nel riquadro centrale: Gesù discute nel tempio con i dottori.

    
Lipsanoteca. Nel riquadro centrale del lato sinistro è raffigurata la resurrezione della figlia di Giairo, mentre nel lato destro la guarigione del nato cieco e la resurrezione di Lazzaro


Lipsanoteca. Retro. Riquadro centrale: Saffira davanti a san Pietro.


Lipsanoteca. Coperchio.
Listello superiore: Gesù nell'orto dei Getsemani, arresto di Gesù e Pietro rinnega Gesù
Listello inferiore: Gesù davanti a Ponzio Pilato e Pilato si lava le mani  

Brescia, 14 aprile 2013
Relazione in Bussolengo, 17 aprile 2013

*    *    *
*    *
*