FIRENZE
Per giungere a Firenze sono
partito alle 8:50 in treno da Verona nello scompartimento di prima
classe di una Frecciargento perché da giorni quelli di seconda classe
erano esauriti. Sarà successa la stessa cosa ad una straniera
dell'Europa orientale con figlio
cinquenne che teneva in braccio e che si è seduta di fronte a me: ho
subito intuito che qualcosa non quadrava, infatti si è messa un
valigione davanti ai piedi... Siccome mi impediva l'allungamento delle
gambe mi sono offerto di metterle la valigia nell'apposita
rastrelliera, ma si è rifiutata perché era pesante... (forse stava
traslocando con piatti e bicchieri...). Quando sono passati gli
inservienti ho preso giornale e succo d'arancia, lei niente. Al secondo
giro, essendosi accorta che in prima classe cibi e bevande sono
gratuiti, ha chiesto mezzo bicchiere d'aranciata che mi ha versato sui
pantaloni e sugli appunti che stavo studiando...!!! Non descrivo il
seguito...!!! Imbecilli come gli stranieri dell'est europeo non ci sono
altri al mondo...!!!
Per quelli che conosco, non sanno né stare al loro posto né prevedere
né
imparare, vivono come dei perfetti ottusi; non a caso sono immigrati
fuggiti dal loro paese dove viaggiavano sui treni a legna ed ora
vengono qui sperando di inserirsi e guadagnare con la civiltà, la
storia e la tecnologia altrui. Sono meglio i negri perché simpatici e
gli arabi perché intelligenti.
Mi sono pulito ed ho cambiato posto mentre gli inservienti lavavano il
tavolino e per terra, e la straniera orientale faceva - nei confronti dei passeggeri
vicini - una perfetta figura di cacca. Per fortuna è scesa
a Bologna in ritardo...: non si era accorta che era giunta a destinazione...
NUOVO PROVERBIO. Meglio un pisano alla porta che un esteuropeo come compagno di viaggio !
COMMENTO. Stare alla larga dagli ottusi e presuntuosi esteuropei applicando la scomunica vitandi. Inoltre, ostracizzare chi dà loro da lavorare. Sono pure ruffiani.
COMMENTO STORICO. Capisco perché nella colonna traiana le teste dei
daci sconfitti sono infilzate sulle punte delle picche...
P.S. Se non avessi viaggiato da solo, l'increscioso episodio non sarebbe accaduto.
Finalmente giunto a Firenze mi sono recato da Pandolfini a ritirare il
cinerario etrusco che ho riposto nello zaino imbottito e, sebbene fosse
pesante, ho visitato (in mezzo a cinesine in mutande... con le gambe
bianche come il latte...) il centro storico in attesa del treno delle
17:35.
Firenze - Piazza della Signoria - Un'ottima coppa Rivoire anche se costa il doppio che a Bardolino... ma non c'è lo stesso panorama
Firenze - Piazza della Signoria - Entrata principale di Palazzo Vecchio
Firenze - Piazza della Signoria - Fontana del Nettuno
Firenze - Palazzo del Bargello - Il David del Verrocchio
Quando posso faccio una visita pur rapida al museo nazionale anche perché, quale studente di Beni culturali, fruisco dell'entrata gratuita.
N.B. In tre anni le tasse universitarie veronesi sono aumentate del 10%.
Firenze - Cattedrale di Santa Maria del Fiore
Firenze - Cattedrale di Santa Maria Novella
Firenze - Cattedrale di Santa Maria Novella - Cappella maggiore con affreschi del Ghirlandaio
Firenze - Cattedrale di Santa Maria Novella - Chiostro dei morti
Sono giunto al fin chez moi dove mia moglie mi ha preparato una cenetta con ostriche giganti:
Anna con un'ostrica lunga 17 centimetri
Indi ho sballato con orgoglio (!) il mio cinerario etrusco.
Cinerario etrusco IX-VIII secolo a.C.
Siccome
sul fondo del vaso ci sono residui inconfondibili di cremazione (dei
quali ho esperienza), penso che lo utilizzerò in tal senso.
Firenze, 26 giugno 2015
* * *
ARCHEOLOGIA ETRUSCA
Eramo decenni che nei musei
archeologici vedevo cinerari od ossuari di tipo villanoviano (X-VI
secolo a.C.) e finalmente nell'asta di ieri presso Pandolfini a Firenze
ne ho visto uno e me lo sono aggiudicato per la modica... somma di poco
superiore a quattro cifre. A mio parere non l'ho pagato caro perché ne
ho visto in vendita uno uguale soltanto anni fa presso Christie's e
costava quattro volte tanto. Mia moglie non è molto soddisfatta non
tanto per il costo quanto per la tipologia ... non essendo un oggetto
d'arredamento. Però è un pezzo da museo etrusco ed ha uno stile tetramente fascinoso. E
poi, quanti posseggono un vaso autentico di questo tipo del primo
millennio avanti Cristo ? Per mia fortuna gli appassionati di
archeologia sono un'infima minoranza e quindi posso accaparrarmi
reperti storici molto importanti senza spendere cifre folli.
GRANDE CINERARIO BICONICO Materia e tecnica: impasto bruno lucidato a stecca, decorazione ad impressione; modellato a mano Ampio orlo estroflesso, collo cilindrico a profilo concavo, forma biconica con spalla arrotondata, fondo piatto; ansa a bastoncello ritorto impostata obliquamente sulla massima espansione del corpo Decorazione: eseguita interamente con pettine a quattro denti: sul collo motivo a meandro continuo cui da seguito una serie di coppelle centrate da motivo cruciforme; alla base del collo solcatura a pettine, sulla massima serie espansione costolature verticali Produzione: ceramica etrusca meridionale Stato di conservazione: restauri nella parte inferiore del corpo Dimensioni: alt. cm 42, diam. bocca cm 18 Datazione: inizi VIII sec. a.C.
Quando ammiro e maneggio un
reperto millenario, fantasticamente ed emozionalmente rivivo l'epoca in
cui è "vissuto": con me l'oggetto "rivive" e mi immalinconisco un po'
pensando alle persone che non ci sono più, ma che ora serenamente sto
resuscitando. L'archeologia è far rivivere il passato.
Venerdì mattina alle nove mi recherò solingo a Firenze per ritirarlo e
portarlo in treno con me in giornata: sono sicuro che pochi
immagineranno che sto trasportando dentro una borsa di tela un vaso cinerario etrusco. Verona, 24 giugno 2015