UNIVERSITAS
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BONONIA  DOCET  (OLIM  DICEBANT)
Oggi alle 13:20 sono partito in automobile per Domegliara dove alle 13:56 ho preso il treno per Bologna. Doveva arrivare alle 15:54, invece è giunto alle 16:30 per un guasto alla linea... Sono corso a piedi in università alle 17:00 per assistere ad una lezione di Antropologia Sociale, ma mi dicono che oggi non c'è (sul sito del professore non c'è alcun avviso). Decido di restare lì a studiare e alle 17:20 si presenta una signorina la quale informa i due gatti presenti che la lezione si tiene in un tal luogo che si raggiunge percorrendo via Santo Stefano. Siccome non so dov'è ed è già tardi, decido di andarmene per i fatti miei attendendo il treno delle 20.10 che giungerà a Domegliara alle 22:05 (se in orario). Arrivo alle 22:12 e quindi sono di ritorno a casa in auto alle ore 22:30
Nove ore per assistere ad una lezione che non c'è...
Credo che mi vedranno raramente a Bologna...
L'università di Verona è più efficiente e meglio strutturata, ha aule raggruppate e nuove. Bologna è decadente: BONONIA NON DOCET ULTRA (HODIE DICUNT)
P.S. E' da un mese e mezzo che ho fatto domanda di part-time e di riconoscimento di crediti formativi pregressi, ma non mi hanno ancora risposto. Intanto mi prenderò un periodo di riposo e sabato volerò ad Ankara per visitare il Museo delle civiltà anatoliche onde emozionarmi davanti ai Bucrani e alla Dea Madre (o Venere steatopigia) provenienti da Çatalhöyük (sito archeologico abitato dal 7400 ad 5700 [incendio] avanti Cristo).
Bologna, 15 novembre 2017

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FARNETICAZIONE
Una dottoranda in Antropologia Sociale scrive: “La molteplicità delle forme di testualizzazione è consustanziale alla poliformità dei gesti di iscrizione della identità autoriale di ricercatore.” ed il suo docente pubblica queste farneticazioni...!
L'Antropologia Sociale - intesa come ricerca sul sociale mediante interviste ed osservazione partecipata (come le inchieste giornalistiche) - è una disciplina inventata di recente per dare qualche cattedra universitaria a raccomandati e lecchini. - Questa disciplina, diversamente dalla sociologia, non quantifica e non enuncia leggi, ma descrive e racconta senza dimostrare niente: soldi (degli studenti e degli italiani) buttati via.
La frase che ho sopra riportato è estrapolata da una “saggetto” sulla violenza nelle favelas brasiliane: non era necessario accostarsi ad una favela senza nemmeno entrarvi... bastava andare nell'entroterra casertano od ostiense... A proposito di quest'ultimo, dove un giornalista della RAI è stato ieri aggredito da un energumeno che gestisce una palestra, vorrei ricordare che in Italia è maggiormente punito chi evade il fisco (come Cateno De Luca eletto nelle liste dell'UDC che ha fatto vincere Nello Musumeci arrestato dopo le elezioni siciliane... imputato anche di associazione per delinquere) piuttosto di chi massacra di botte una persona indifesa. Perché ? Semplicemente perché lo stato italiano tutela se stesso (senza tasse non sopravviverebbe) e non i cittadini (della cui incolumità non gliene frega niente).
A proposito di UDC, il già iscritto fino al 2016 Pier Ferdinando Casini, quale presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle banche che in questo momento si sta occupando di Veneto Banca, si è opposto al confronto diretto fra Carmelo Barbagallo della Banca d'Italia e Angelo Apponi della CONSOB (per via delle dichiarazioni contrastanti), però la commissione ha deciso di acquisire le dichiarazioni dei due come testimonianze giurate. - Proprio Casini hanno messo a presiedere la commissione che indaga anche su Monte dei Paschi di Siena (la banca del...)... Certo che i risparmiatori italiani sono ben tutelati !
Bardolino, 9 novembre 2017
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LINGUA  LATINA  E  LINGUA  GRECA  ANTICHE
Trovo comunemente scritto che la lingua latina deriva dalla lingua greca: niente di più stupido. Entrambe sono lingue protoindoeuropee (ipotetica lingua della quale sono state ricostruite le radici), soltanto che la documentazione scritta greca ha inizio tre secoli prima di quella latina, ma questo non c'entra con la lingua parlata. In altri termini, gli Italici non hanno imparato il latino dai Greci... Eppure tanti cretini su Internet continuano a scrivere baggianate antistoriche che mi fanno girare le ostreghe.
Altra baggianata: la "civiltà" è sorta in Grecia nel V secolo a.C. ... quando abbiamo documentazione mesopotamica di tre millenni prima ! - Abolire il liceo classico ! Fortunatamente lo hanno riformato, ma i vecchi diplomati sono ancora vivi. (L'altro ieri un apprendista ventunenne dell'idraulico che mi sostituiva una caldaia, ho scoperto che si è diplomato in un liceo classico veronese. [Non conosceva I Tusini])
Padova, 8 ottobre 2017
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GRAVITAZIONE UNIVERSALE
Rainer Weiss, Barry C. Barish e Kip S. Thorne hanno ricevuto il premio Nobel per la Fisica avendo dimostrato l'esistenza delle onde previste da Einstein nel 1915.
Ed io che quarant'anni fa trattai la natura corpuscolare dei gravitoni ? Ovviamente non potei né misurarli né individuarli: la mia fu una scoperta fisico-filosofica che è rimasta lì... Non ho ricevuto riconoscimento alcuno per la mia intuizione, però ho la soddisfazione di aver affascinato i miei alunni di seconda ragioneria uno dei quali (Pippa) si iscrisse alla facoltà di Fisica di Trento.
Ecco cosa scrissi nel 2008 sul mio sito nella rubrica SCIENZE.

GRAVITAZIONE UNIVERSALE:
L'argomento sopra trattato brevemente, l'ho sviluppato trent'anni fa quando insegnavo fisica nell'I.T.C. "Lorenzo Calabrese" di San Pietro in Cariano. Limitarsi a misurare la forza gravitazionale è assolutamente riduttivo. Come può un corpo "sentire" la presenza di un altro corpo e come fa a cambiare traiettoria ? Se non si risponde a questi quesiti la fisica è una materia arida che si limita a quantificare e non a "spiegare".
Sanremo, 2 novembre 2008
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GRAVITAZIONE UNIVERSALE:
Tutte le particelle pulsano ed espellono "gravitoni" che si propagano in linea retta aventi caratteristiche ondulatorie. I gravitoni quando colpiscono una particella provocano in essa una reazione consistente nell'espulsione di uno o più gravitoni avente stessa direzione ma verso opposto con il risultato di indirizzare la seconda particella verso la prima particella che ha emesso il gravitone.
La particella colpita dal gravitone si comporta come un palloncino elastico pieno d'aria che colpito emana un getto d'aria da un foro posto nella parte opposta e quindi si muove nella direzione da dove è provenuto l'oggetto che ho ha colpito. E' lo stesso principio del motore a reazione.
Sanremo, 29 ottobre 2008
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Deluso ? No: la mia vita è sempre stata così: ormai mi sono abituato ad essere sempre da solo con le mie idee. Incompreso ? No: è per me attuale l'incomunicabilità di Michelangelo Antonioni.

Verona, 3 ottobre 2017

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PERPETUUS  CULTOR

Non avendo mai cessato di studiare, continuo. Mi piace imparare cose nuove e l'Estremo Oriente mi manca. Peccato che ci siano insegnanti che non amano la propria materia e che parlano male dei dirigenti politici cinesi criticando pure l'assegnazione a Vladimir Putin nel 2011 del “Premio per la pace Confucio”.
COMMENTO. Ma l'associazione privata cinese (Associazione delle arti indigene cinesi) che gestisce il premio (devolvendo la misera somma di quindicimila dollari al vincitore, contro il milione di dollari assegnato al vincitore del Nobel) a chi doveva assegnare il premio ? Forse al bombardiere assassino Barak Obama come hanno fatto i norvegesi nel 2009 assegnandogli il premio Nobel per la pace quando lui stesso ha pubblicamente dichiarato che si erano sbagliati...?
Andare a Bologna stanca e mi toccherà sostituire certi esami che mi piacciono, ma odio la propaganda politica dei venduti. Vedremo se reggerò i viaggi di andata e ritorno giornalieri con sveglia alle 5.30... ma mia moglie non vuole venire a Bologna dove potrei comperare un monolocale da usare tre giorni alla settimana o affittare una camera. Ma da solo cosa faccio ?
Intanto mi sono iscritto part-time così ho meno da studiare e da viaggiare.
Bologna, 2 ottobre 2017
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RECUERDO DEL ARTE MODERNO
Resultados examen Junio 2017 de Historia del Arte Moderno en la Universidad de Verona (file PDF).
COMENTARIO. Más son escasos, más no aproban.
Affi, 1° octubre 2017
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STUDENTESSE  UNIVERSITARIE
Oggi, come ieri, l'aula V del dipartimento Storia Culture Civiltà era gremitissima, così qualche ragazza ha pensato bene di sedersi per terra accanto alla cattedra. Il curioso è che ce n'era una con gambe bellissime e minigonna vertiginosa che muoveva le gambe in continuazione... e che guardava se la guardavo.
COMMENTO. Ma l'università non è forse il luogo solenne del sapere ? Forse ora è diventata il luogo del piacere. Certo che le ragazze sono terribili. Povera ALMA MATER STUDIORUM !
P.S. C'erano dei posti liberi in alto e poteva anche sedersi sui gradini delle scalinate così non avrebbe girato le spalle allo schermo.
Bologna, 28 settembre 2017
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TIPOLOGIA  DI  LAUREE
In Italia comunemente si parla di lauree triennali e di lauree magistrali attribuendo a queste ultime un valore superiore alle precedenti, ma non è sempre così. Infatti – a parte i master ed i dottorati di ricerca – abbiamo:
- Laurea: corso triennale con 180 CFU che conferisce il titolo di dottore (come Filosofia ed Economia aziendale)
- Laurea magistrale che conferisce il titolo di dottore (magistrale) e che si distingue in:
     Laurea magistrale biennale con 120 CFU (come Arte e Scienze pedagogiche) e
     Laurea magistrale a ciclo unico (come Giurisprudenza e Medicina) della durata di cinque o sei anni con 300 o 360 CFU
Di conseguenza la gerarchia delle lauree è la seguente:
    1° Laurea magistrale a ciclo unico
    2° Laurea
    3° Laurea magistrale biennale
Affi, 20 settembre 2017
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ANTICIPAZIONE SU SIGMUND FREUD
Eros e Thanatos in Freud sono la stessa cosa quando egli non li contrappone, cioè quando intende Thanatos come la morte della pulsione amorosa. Thanatos è il non fare di Pasini o il Nirvana indiano è quindi la morte dell'Eros. In termini correnti potremmo parlare di energia vitale e di mancanza della stessa. Quando non c'è più energia, non resta che la morte o la vita da zombie.
Dopo lo studio di Jenseits des Lustigprinzips tornerò sull'argomento.
Garda, 16 settembre 2017
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ARTE E RELIGIONE
Gli ultimi due esami che ho sostenuto a Beni Culturali sono stati il corso progredito di Storia dell'arte moderna che riguardava El Greco (Domínikos Theotokópoulos) e l'esame di laurea con tesi su Michele da Firenze (Michele di Niccolò Dini).
Cos'hanno in comune questi due artisti ? Che hanno prodotto quasi esclusivamente opere religiose. El Greco ha fatto qualche ritratto laico ma Michele neanche quello. Insomma, dopo mesi di studio e ricerca, sto avendo una crisi di rigetto: non ne posso più di Madonne con Bambino e Crocifissioni. Devo respirare aria nuova.
In effetti nella scelta della tesi di laurea ero orientato verso i Simbolisti e gli Espressionisti, ma sapevo che il docente di Contemporanea Roberto Pasini non avrebbe avuto molto tempo da dedicarmi. Ho pensato anche al miglior docente della facoltà: Valerio Terraroli, che mi avrebbe dato carta bianca su qualsiasi argomento però sapevo anche che mi avrebbe fatto seguire dall'assistente perché lui è impegnatissimo in attività extra accademiche. Ho scartato Enrico Maria Dal Pozzolo di Moderna perché troppo orientato verso il mnemonicismo non creativo e quindi mi restava soltanto Storia dell'arte medievale. Tiziana Franco è il massimo nel suo campo (è anche l'unica di Storia dell'arte che sia di ruolo ordinario) e quindi sarebbe stato prestigioso laurearsi con lei.
Mi sono rivolto alla docente proponendole la tesi sul raffronto iconografico fra le due maggiori opere di Michele da Firenze: l'Altare delle statuine del Duomo di Modena e la decorazione fittile della cappella Pellegrini in Santa Anastasia a Verona. La docente, per non sconfinare accademicamente in Emilia e per questioni di competenza, mi ha consigliato di limitarmi a Verona anche perché era necessario dare ordine ai esistenti vari interventi parziali su Michele da Firenze. E così ho fatto.
Perché Michele da Firenze ? Le ragioni sono due: la prima è che l'Altare delle statuine era una delle ultime opere grandiose che avevo visto e che potevo confrontare con Verona, la seconda è che volevo preparare una ricerca teorica e non sperimentale come avevo fatto per Sociologia impiegando un anno di lavoro... Le tesi teoriche – per me – sono molto più semplici da documentare: ricordo che a Trento i marxisti preparavano tesi politiche mastodontiche in un paio di mesi “incollando” vari saggi... perché di elaborazione personale c'era il nulla. Mentre io mi sono fatto il mazzo raccogliendo dati sul campo ed elaborandoli. Poi, in sede di esame, rifiutai la lode. Anche qui a Verona mi hanno scartato due esami pregressi da trenta lasciandomi i due più bassi, impedendomi di prendere centodieci. Lasciamo ai giovani i voti alti che forse gli serviranno da stimolo per proseguire fiduciosamente nell'ardua lotta per la sopravvivenza.
Tornando ad arte e religione: una pausa di riflessione perché il troppo stroppia.
Verona, 12 luglio 2017
P.S. Quando anni fa ipotizzai al prof. Valerio Terraroli una tesi sulla "Sessualità nell'arte greca", commentò: "Lei trova in me una porta aperta".
Bologna, 2 ottobre 2017
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ULTIMO  ESAME  Verona, 22 febbraio 2017
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...E  NE  RIMASE  SOLO  UNO ...  DI  ESAME
Oggi ho sostenuto il penultimo esame prima di preparare la tesi per laurearmi in Beni Culturali indirizzo Storia dell'Arte. Si trattava di Storia dell'Arte Moderna (i). Ho ottenuto un voto medio basso anche perché nella prova mi sono impegnato pochissimo: non ho nemmeno riletto l'elaborato che ho consegnato per primo con largo anticipo (ero stanco e avevo fretta di andare comprare un po' di ostriche..). 
Mi dispiace soprattutto per quei nove compagni su diciannove che sono stati bocciati (quasi tutti maschi) sia perché sono anni che li vedo bazzicare per l'università sia perché si tratta di un esame veramente ostico: conoscere a memoria i dati di oltre un migliaio di opere più la teoria... A qualcuno è rimasto solo questo esame per laurearsi... Però bisogna avere memoria fotografica e saper cogliere i particolari perché molti sono i quadri simili. L'unica ragione a giustificazione di tanto nozionismo è che una guida turistica italiana deve conoscere bene le opere dal '400 al '700 (io come guida ho già mia moglie... perché sono impegnato nella fotografia documentale).
A proposito di fotografie: pare che attualmente si possa fotografare liberamente nei musei pubblici forse su iniziativa ministeriale. E' l'unica cosa buona oltre la gratuità della prima domenica del mese (come hanno da tempo applicato i musei diocesani), però gli spagnoli hanno tutti i lunedì gratuiti e gli anziani pagano biglietto ridotto mentre in Italia hanno abolito questa agevolazione (senza aumentare le pensioni).
Adesso mi prendo un giorno di pausa, uno solo perché ormai lo studio [di qualsiasi genere] mi è entrato nel sangue e non riesco a farne a meno: lo impiegherò per suonare e sognare.

Verona, 8 febbraio 2017
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UNIVERSITAS
Dopo un agosto di studio di fotocopie con immagini in grigio (che mi hanno costretto alla ricerca delle foto a colori col cellulare) in ispiaggia sotto l'ombrellone ed uno studio più agevole in settembre a casa col computer, stamattina ho sostenuto l'esame connesso al corso progredito di Storia dell'arte medievale il cui programma verteva fondamentalmente sull'arte veronese del primo Quattrocento. Mi ero anche documentato sul campo rivisitando Santa Anastasia e San Fermo. E' stata una faticaccia perché nel corso avanzato si entrava nei particolari: basti pensare al tralcio del cenotafio di Cortesia Serego o all'attribuzione della Madonna del'umiltà (o della quaglia) di Castelvecchio (ancora in Ucraina perché gli italiani non contano un c...). Comunque mi sono culturalmente divertito e arricchito (non in soldi, perché solo di tasse universitarie ogni esame mi costa come un viaggetto di tre giorni...) anche perché la docente è la migliore dell'ateneo.

"Statino" voto esame Storia dell'arte medievale (progredito)

PS1.
Mi ha indispettito che nella documentazione da studiare ci fosse, fra l'altro, "La pittura nel Veneto. Il Quattrocento" di Esther Moench Scherer la direttrice Petit Palais di Avignone che conserva (senza didascalie...) i quadri che i francesi hanno rubato nelle chiese dell'Italia settentrionale ai primi dell'Ottocento. E la Scherer discute con supponenza di attribuzioni quando nel suo museo non vi è indicato un solo autore...! Le direttrici dei musei - come Paola Marini - è meglio facciano un altro mestiere: il settore turistico offre numerose possibilità specialmente d'estate.

PS2. Una menzione va a Michelino da Besozzo il quale, oltre a Gentile da Fabriano, è l'artista del periodo che più apprezzo per il fascino della sua espressività (che non commento per non comportarmi irreligiosamente) come:

Michelino da Besozzo (Michele de' Molinari) - Matrimonio mistico di Santa Caterina d'Alessandria (Pinacoteca di Siena) 1420

Ora, per dirla alla René Magritte, ho diritto a ventiquattr'ore di libertà (solo che lui riteneva che il diritto fosse permamente...).

AUTODEDICA. Siccome fondamentalmente sono un solitario, mi dedico da solo questre tre composizioni musicali:
- Claude Debussy: "Première arabesque" - File MID
- Django Reinhardt e Stéphane Grappelli: "Minor swing"
- File MP3
- Mikis Theodorakis: "Eimaste dyo" - File MP3

Verona, 19 settembre 2016
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STORIA DELL'ARTE MODERNA: ANTONIO PINELLI
Sto leggendo (molto velocemente...) “La storia dell'arte. Istruzioni per l'uso” di Antonio Pinelli professore emerito di Storia dell'arte moderna presso l'Università di Firenze.
Antonio Pinelli è un luminare, ma non per me. Innanzitutto è un immodesto cappellista che prima di osannare se stesso e denigrare i colleghi dovrebbe pensarci molto bene. Forse non ha mai trovato uno senza pudore riverenziale come il sottoscritto. Infatti, a pagina 209 del suo libro, quando parla dell'attribuzionismo afferma che uno storico dell'arte deve avere buona memoria visiva e che “Non tutti possiedono questa predisposizioni naturale, che, tra l'altro, per essere mantenuta ed affinata richiede studio ed un costante esercizio. Checché se ne dica o pensi, si può essere degli eccellenti storici dellarte e non possederla: ne conosco parecchi, e i migliori tra di essi, essendo consapevoli di questa loro carenza, si astengono dal praticare questo approccio metodologico, dedicandosi ai tanti aspetti della nostra disciplina che non ne richiedono, necessariamente, l'applicazione”. Cioè loda se stesso e sminuisce (in rapporto a lui) i propri colleghi (infatti è stato docente di Storia dell'arte moderna nientepopodimeno che a Firenze !).
Come faccio a dimostrare che Pinelli è un cappellista ? Quando alle pagine 236 e 237 (La rivoluzione caravaggesca) parla della simultaneità e dell'istantaneità (hic et nunc) di Caravaggio e cioè del flash che blocca l'azione in un preciso istante, porta come esempi la “Santa Caterina d'Alessandria” del 1598 e l'echeggiante gruppo scultoreo dell'”Annunciazione di Orvieto” (1605-9) di Francesco Mochi. Di quest'ultimo scrive: “Osserviamo le due sculture che compongono il gruppo: l'angelo è appena atterrato e la sua posa instabile è la risultante dell'ultima circonvoluzione con cui ha concluso il suo volo. Per puntellare il suo incerto equilibrio si piega verso il basso, in cerca di appoggio, e contemporaneamente si sbilancia distendendo il braccio opposto in tutta la sua lunghezza...”. Niente di male, però un attribuzionista con memoria visiva formidabile come Pinelli non può dimenticare l'”Annunciazione” di Recanati (non molto distante da Orvieto...) di Lorenzo Lotto dipinta nel 1534 cioè settant'anni prima...! (Guardare il gatto ed i capelli dell'arcangelo Gabriele). Forse avrà avuto un vuoto di memoria... e/o una voglia di forzare la sua tesi ispirata al povero G. E. Lessing (“Laocoonte, ovvero sui limiti della pittura e della poesia” – 1766), il che non è assolutamente accettabile.
  
Annunciazioni di Francesco Mochi (1605/9) e di Lorenzo Lotto (1534)
Questi docenti di Storia dell'arte che hanno studiato l'idealismo e non lo strutturalismo, che non hanno studiato né economia né psicologia, non sono storici dell'arte ma romanzieri dell'arte.
PS1. Diamo a Lotto ciò che è di Lotto (Michelangelo Merisi non ne ha bisogno e, poi, del povero Lotto ne parlai non lusinghieramente lo scorso anno, quindi merita una riparazione).
PS2. E mi tocca studiare su 'sti libri ?!
PS3. Scritto di getto.
Garda, 25 ottobre 2016
PS4. Ci sono tanti altri esempi di "fermo immagine" fra i quali ricordo con grande ammirazione l'"Annunciazione" del Tintoretto conservata nella Scuola Grande di San Rocco a Venezia del 1583/87.
Sant'Ambrogio di Valpolicella, 26 ottobre 2016
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ESAMI  DI  STORIA  DELL'ARTE

Ecco i quattro libri che devo imparare a memoria - per un totale di mille e duecento pagine - se voglio superare un esame da sei crediti...
COMMENTO. Laurearsi in Beni Culturali indirizzo Storia dell'Arte a sessanta crediti all'anno... per poi fare la guida turistica o il custode di un museo... è da folli ! (Io lo faccio solo per divertimento, ma adesso che mi avvio a concludere gli studi, sta diventanto una faticaccia).
Torri del Benaco, 12 luglio 2016
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STORIA  DELL'ARTE  MEDIEVALE

Statino

E' l'esame universitario più complesso che abbia mai sostenuto, basti pensare che gli argomenti affrontati hanno spaziato da Dura Europos a Simone Martini passando dai Longobardi a Giotto e discutendo delle questioni teoriche affrontate da Luciano Bellosi e Beat Brenk... cioè oltre un millennio... Il tutto per sei crediti ...

P.S. Per studiare ho dovuto rinunciare all'abbronzatura (dovevo stare in casa davanti al monitor), però adesso partirò soddisfatto per Москва.
Verona, 11 luglio 2016

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DONNE  NELLA  STORIA  DELL'ARTE  MODERNA
Gli esempi sono infiniti giacché il fine esistenziale dell'uomo è possedere interamente la donna... [Vedere le mie massime...]. Però l'insegnante di storia dell'arte moderna oggi ha presentato due esempi curiosi che conoscevo da tempo e che riporto più che altro per il suo commento ...

Donna barbuta (Maddalena Ventura) con marito e figlioletto - Dipinto ad olio a grandezza naturale (196x127 cm) di Jusepe de Ribera del 1631 che ho visto a Toledo una ventina d'anni fa
Il prof. ha commentato che c'era una correlazione fra arte e scienza (irsutismo), ma si è sbagliato perché il committente Duca di Alcalà ha presentato il caso come curioso ovvero
fenomeno da baraccone... Inoltre, per non spaventare le studentesse, ha affermato che oggi si sono le cerette e l'elettrocoagulazione (ma anche allora c'erano i rasoi...)


Venere dormiente del Giorgione terminato e ritoccato da Tiziano - Gemaelde Galerie di Dresda - Olio su tela a grandezza naturale 108,5 x 175 cm. del 1507 ca.
Questo quadro fu commissionato
a Giorgione dal veneziano Girolamo Marcello per il proprio matrimonio con Morosina Pisani ed il prof. domanda
 retoricamente alle ragazze: voleva metterlo in salotto ? o in sala pranzo ? no, in camera da letto !
Io penso che sua moglie non fosse bruttina, ma non era nemmeno la donna barbuta...!

PS1. Meno male che mi diverto...
PS2. Però, dopo aver letto sospettosamente la parte del trattato di Marcantonio Michiel "Notizia d'opere di disegno nella prima petà del secolo XVI. Esistenti in Padova, Cremona, Milano, Pavia, Bergamo, Crema e Venezia..." dove scrive:

si nota che Michiel non fa riferimento alcuno dove si trovasse il quadro... E dove l'ha visto ? Ovviamente in sala da pranzo o nel salone e non in camera da letto dove non aveva accesso e che si trovava in altro piano del palazzo... Inoltre Girolamo Marcello si credeva discendente dalla gens Iulia, da Enea e quindi da Venere. Ecco perché commissionò questo quadro: non per metterlo in camera da letto e sognare... ma per posizionarlo ben visibile e quindi gloriarsi con gli ospiti.
Evidentemente la fantasia in presenza di belle ragazze galoppa. Però è giustificabile...


Verona,  marzo 2016
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ESAME  DI  STORIA  DELL' ARTE  CONTEMPORANEA
Con ansia ho controllato gli esiti dell'esame di Storia dell'arte contemporanea (corso iniziale e corso avanzato) ed ho scoperto di averlo superato. Mia moglie mi ha chiesto se ero contento: le ho risposto che ero sollevato... anche perché avevo letto e non studiato o, per fare un'analogia - per addetti ai lavori - con Claude Monet ed Edgar Degas, avevo visto e non guardato. D'altronde non potevo dedicare un anno di studio per preparare due esami...
P.S. Non è falsa modestia, ma un duplice 26 è assai soddisfacente se confrontato con studentesse fresche di studi superiori di Storia dell'arte.
Colà di Lazise (Terme), 26 febbraio 2016
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VITA  DA  STUDENTI
Oggi, per la prima volta in vita mia, ho sostenuto due esami universitari scritti nello stesso giorno pur essendo in part-time. Non ne posso più ! Non so come sono andati: i risultati si conosceranno fra circa venti giorni. So soltanto che voglio prendermi un meritato riposto perché ho studiato (parzialmente) per un mese assieme ad un sacco di problemi come ad esempio la cantina-taverna nuova da sistemare (pavimentazione, impianto elettrico, riscaldamento, tinteggiatura, arredamento). Sono lavori che sto facendo da solo perché se mi affido agli artigiani sono rovinato: il cambio dell'interruttore del baule della mia auto mi è costato 120 euro e per il vetro termico della stufa di 28x26x0,4 centimetri ho speso 30 euro !
Verona, 10 febbraio 2016
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ESAME  UNIVERSITARIO
Questo tardo pomeriggio alle ore 19:30 ho sostenuto l'esame universitario di Storia X e Y dopo undici ore di attesa (dalle 8:30 con 12 euro di parcheggio in strada)... Sono contento di aver ottenuto un ventotto (credo sia il voto massimo assegnato ai 35 candidati dei quali una cinquina accomiatati con un "arrivederci") anche perché non mi piaceva la conduzione paternalistica del colloquio (*), ma comunque valeva doppio cioè dodici crediti che sono molti per un iscritto in regime di part-time (trenta crediti all'anno). Il/la docente non era soddisfacente tant'è che ha detto che l'Index librorum prohibitorum è stato abolito nel 1948 da Paolo VI, quando nel '48 era in carica Pio XII il quale promulgò in quell'anno l'ultimo Indice dei libri proibiti che fu poi abrogato da papa Paolo VI ma nel 1966 quando la Congregazione della sacra romana e universale Inquisizione (cioè il Sant'Uffizio) venne sostituita dalla Congregazione per la dottrina della fede.
(*) Ne approfittava per pontificare una lezione sempre diversa ad ogni interrogazione: parlava più lui del candidato con tolleranza preferenziale per le femmine .
Comunque un esame in meno che per un più che 58enne... è da festeggiare come ho fatto un'oretta dopo.

Bardolino, birra e gelato: mi accontento di poco ... però giovedì mi recherò in Norvegia che considero un viaggio-premio.

Se fossi stato bocciato, non riuscirei ad immaginarmi con che spirito sarei partito e come avrei trascorso l'estate dovendomi preparare nuovamente l'esame per settembre...! - Ma chi te lo fa fa' di sostenere 'sti esami...? dice mia moglie. L'università, le lezioni e lo studio sono magnifici e da tempo ho deciso di concludere la mia esistenza da eterno discipulus medievale.
P.S. Non ho raggiunto nemmeno la metà della mia vita presunta...
 
Verona, 30 giugno 2015
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CULTURA  UNIVERSITARIA
X Y: i primi maestri si sono diplomati dopo riforma Gentile del 1923 (questo è un merito di Mussolini): prima insegnava gente senza qualifica.
COMMENTO1. Peccato che Benito Mussolini abbia conseguito il titolo di maestro presso la Regia Scuola Magistrale maschile di Forlimpopoli
nel 1901...
COMMENTO2. E' mai possibile che uno storico più che sessantenne non sappia che Mussolini era maestro ?
Verona, 15 aprile 2015
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CULTURA  UNIVERSITARIA  BIS ...
Il Tintoretto nel '700 illustrava libri, mentre la stampa in Australia è arrivata nel 1796 perché questa nazione era stata scoperta soltanto nel XVIII secolo.
Costermano, 2 aprile 2015
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CULTURA  UNIVERSITARIA ...
Oggi ho assistito ad una lezione di X all'università di Verona. Il docente, che vuole fare sfoggio di cultura, ha detto che le ragazze un tempo si mettevano il rossetto ma ormai questa pratica è passata in disuso ed è meglio così perché per prepararlo ci vogliono migliaia di coccinelle come quelle che ha visto questa mattina sui vetri della sua finestra. Io l'ho corretto sottovoce (non volevo umiliarlo) dicendo cocciniglie, ma non ha sentito. Alla fine della lezione ho detto alla mia vicina che per preparare il colore rosso si impiegano le cocciniglie e non le coccinelle e lei ha aggiunto che sono molluschi ... (forse pensava alla porpora...). Le ho chiesto se avesse un giardino ma ha risposto negativamente.
COMMENTO1. Posso capire la ragazza che non ha studiato i coloranti e che non si occupa di giardinaggio, ma il prof. ...
COMMENTO2. Forse il prof. pensava alle elitre delle coccinelle...
CONCLUSIONE. Aiuto !!!
Verona, 30 marzo 2015
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MUSEOLOGIA  PER  ADDETTI  AI  LAVORI BIS
La museologia universitaria è una disciplina ridotta a studiare i contenitori delle opere reputate degne di essere conservate per i viventi ed i posteri. Le collezioni – fondamentali per i fruitori – sono assolutamente trascurate: sembra che non esistano. Quando in museologia si studia un museo, non si studiano le opere in esso contenute, ma l'edificio, gli allestimenti e l'organizzazione.
L'importanza di un museo, invece, non è data dalla sua struttura, ma dalle sue collezioni. Nessuno va alla National Gallery di Londra perché essa ha un bel pronao, ma per vedere quadri di Memling, Leonardo, Cranach, Vermeer, Monet, ecc.
Comunque, restando ai contenitori possiamo distinguere i musei che occupano edifici preesistenti (normalmente storici) come il Castello del Buonconsiglio di Trento


Trento - Museo Buonconsiglio

da quelli che utilizzano edifici appositamente costruiti per ospitarli come quelli ottocenteschi tipo l'Altes Museum di Berlino


Berlino - Altes Museum

oppure novecenteschi come il Guggenheim di New York che ha un percorso a spirale non modificabile


New York - Museo Guggenheim

Debbo dire che i musei contemporanei fanno abbastanza schifo... il migliore è il Museo della Capitale a Pechino, il quale, oltre alla magnifica architettura, è razionale e godibile 


Pechino - Museo della Capitale

COMMENTO. La museologia va riformata collegando analiticamente le collezioni con i loro contenitori, cioè bisogna cacciare gli architetti ed introdurre gli storici dell'arte, o, meglio ancora, dare spazio agli artisti che abbiano competenze critiche storiche ed architettoniche (Come il sottoscritto [Me lo dico da solo: ce ne sono pochi che hanno conoscenze competenze e capacità vaste come me ! Oltre alla fantasia {Tipo Leon Battista Alberti}] Ma non lo sa nessuno o non capiscono.).
Sanremo, 13 febbraio 2015

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MUSEOLOGIA  PER  ADDETTI  AI  LAVORI
Questa mattina a Verona ho sostenuto e superato l'esame di Museologia con la stessa soddisfazione di quello di Storia della critica d'arte che avevo sostenuto due settimane fa, cioè positiva perché è un esame di meno, ma negativa per l'esaminatrice. Non è dignitoso essere valutati da un'assistente che domandandomi gli interventi museali di Carlo Scarpa (1906-1978) non conosce Palazzo Abatellis (Mabuse compreso) e sostiene che non si può criticarlo perché “erano altri tempi...” (io ho replicato che era stato il professore ad affermarlo...). Per la precisione, ho parlato dell'allestimento scarpiano del museo veronese di Castelvecchio dove i rocchi erano fissati indissolubilmente al pavimento con l'impossibilità di una qualsiasi modifica della disposizione delle opere, mentre a Milano nel Castello sforzesco i supporti di Franco Albini (1905-1977) erano modificabili poiché collocati in fessure predisposte nella pavimentazione... Inoltre non ha capito che il supporto della pietà Rondanini può essere trasparente e non è datato trecento anni... essendo stato collocato sotto il gruppo marmoreo nel 1904.
COMMENTO1. Capisco perché il docente titolare si tiene questa mezza assistente: non c'è pericolo che gli faccia ombra...
COMMENTO2. Tanti musei come li ho visitati io non li ha visitati nessuno...!
PS1. Per fortuna festeggio a Sanremo il superamento di questi due esami e fra una settimana partirò per il Tamil Nadu (India meridionale).
PS2. Viaggio indiano fai-da-te. Per darne un'idea, cambieremo ben otto alberghi... e mia moglie, rispondendo alle amiche le quali hanno detto che ha un bel coraggio..., ha esclamato: “Non vedo l'ora di tornare a casa !” (prima ancora di partire...).
PS3. Se la vita non è complicata non mi piace...

Sanremo, 12 febbraio 2015
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"VITTORIO SGARBI"

Oggi, dopo un'attesa di sei ore in piedi nel freddo corridoio del terzo piano dell'università veronese, ho sostenuto e superato l'esame di "Storia della critica d'arte". Mi hanno fatto domande su Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci, Marco Antonio Michiel, Benvenuto Cellini, Giorgio Vasari, Marco Boschini e Giovan Pietro Bellori. Bastano ? Ho preso ventotto e sono contento (invece la mia amica vicentina è uscita dalla porta accanto piangendo...). Avevo studiato in più per isbaglio tutta la Storia della critica d'arte di Leonello Venturi (era da studiare solo fino al Winckelmann), la biografia di Aby Warburg e Mnemosyne... il prof. ha detto che sono sbagli che non fanno male...!  Sarà...!
La mia amica malcesinese Marilena mi ha paragonato a Vittorio Sgarbi... ma avrei preferito a Philippe Daverio anche se è più brutto (almeno non fa l'impollinatore di sconosciute...).
P.S. Adesso sono critico d'arte certificato... !

Verona, 27 gennaio 2015
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LEONARDO DA VINCI
Oggi in università, durante il seminario di XYZ, ho fatto una lectio magistralis... sul Trattato della pittura di Leonardo. Mi erano stati assegnati da commentare i paragrafi 258 (Della prospettiva aerea) e 413 (Precetto di pittura) del Trattato. Ho avuto quattro giorni a disposizione per preparare la relazione, ma ho fatto in tempo a leggere pressoché tutti i 935 paragrafi con vari collegamenti artistici, storici e scientifici.

Trattato della pittura - Leonardo da Vinci
Autoritratto di Leonardo da Vinci (1515)

Ecco alcuni passaggi della mia relazione:
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… ...
Questo paragrafo sulla prospettiva (argomento già affrontato da Piero della Francesca il quale ha trattato quella geometrica ma non quella di colore o quella aerea) ha natura sia teorica sia pratica essendo probabilmente destinato agli allievi della scuola d'arte fondata a Milano da Lodovico Sforza. Leonardo non quantifica le dosi di colori o pigmenti da utilizzare, non usa formule come non lo fanno i matematici di quel tempo e ovviamente non può utilizzare le conoscenze della fisica ondulatoria, però riesce a far prendere coscienza all'allievo della densità dell'atmosfera e a trasmettergli la necessità delle gradazioni dell'azzurro anche se, dal punto di vista delle comunicazione scritta, non brilla di chiarezza: non definisce il concetto di azzurro (ciano, blu, celeste...) ed è equivoca l'affermazione dell'aumento dell'intensità del colore azzurro in funzione della distanza quando le montagne invece sbiancano. Comunque il suo uso di sei colori fondamentali (nero/bianco, rosso/verde, blu/giallo) anticipa di quattro secoli la teoria dei colori puri o psicologici opponenti di Ewald Hering (1872).
… ...
Leonardo titola l'argomento con il termine precetto che deve essere inteso in senso perentorio (cioè più di una raccomandazione) sia per gli alunni sia per i pittori finiti. Inoltre, questo paragrafo tratta apparentemente di un argomento squisitamente pratico, mentre fa riferimento al fenomeno fisico della diffrazione della luce preparando la strada a Francesco Maria Grimaldi che due secoli dopo (1665) ipotizzerà la teoria ondulatoria della luce.
… ...
Abbiamo visto che Leonardo nella prima parte del Trattato si perde in polemiche che avrebbe potuto signorilmente evitare, comunque i confronti sono utili per capire l'arte della pittura. Successivamente si occupa della metodologia dell'insegnamento, poi dei soggetti da dipingere, della composizione delle figure, dei colori, dell'anatomia e della dinamica del corpo umano, della luce, delle ombre, dell'abbigliamento, della prospettiva, della lucentezza, dei riflessi, dei paesaggi, della vegetazione, dell'atmosfera, dell'orizzonte. Ha cioè scritto un trattato completo della pittura. Si può anche affermare che Leonardo abbia dedicato gran parte della sua vita a raccogliere le sue riflessioni sulla scienza collegata all'arte, per utilizzarle nell'insegnamento. In queste riflessioni Leonardo dimostra di essere un acuto osservatore dei fenomeni sia fisici sia psicologici e, come abbiamo visto, relativamente ai quali fornisce una spiegazione “protoscientifica”. Interessante, per fare uno dei tanti esempi possibili, è l'ultimo paragrafo il 935 (Perché l'aria grossa vicina all'orizzonte si fa rossa) dove attribuisce alla umidità dell'aria la causa dello spostamento verso il rosso ed il 239 dove attribuisce alla densità dell'aria la causa del colore azzurro.
… ...
Spero di non essere stato troppo dissacratore nei riguardi di Leonardo da Vinci, ma, senza fare confronti, mi sembra eccessivamente sacralizzato. Eppoi, forse, Baudelaire mi capirebbe poiché “la critique doit être partiale, passionée, politique...” .
… ...
Chiedo venia per l’umile esposizione anche per la tirannia del tempo e - immodestamente - come scrisse Leon Battista Alberti nel Prologo di De Pictura:“Piacciati adunque leggermi con diligenza, e se cosa vi ti par da emendarla, correggimi.”
… …
… ...
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Se non frequentassi l'università non avrei queste occasioni per divertirmi, però quanto lavoro per evitare figure barbine !

Verona, 16 dicembre 2014

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ALBRECHT  DÜRER  (1471-1528)
In storia dell'arte si fa ancor oggi un gran parlare (compreso Vittorio Sgarbi) dell'incisione del 1514 di Albrecht Dürer "Melencolia I". Ritengo che interessi i critici d'arte perché é zeppa di significati simbolici di alchimisti e cabalisti... Per me è tempo perso. Mi interessa invece il discorso sul personaggio alato che si appoggia sul pugno e che è il soggetto principale della scena. Alcuni dicono che sia una donna, altri un angelo... Ma gli angeli non sono forse senza sesso ? A parte la questione del sesso degli angeli, ritengo trattisi di un suo autoritratto abbellito (oltre a quello del 1498 che allego e quelli pur famosi con fiore e con pelliccia che non allego) anche perché ha una rada barba...:
Melencolia 1514   Albrecht Duerer 1498
Albrecht Dürer - Particolari da Melencolia del 1514 e da autoritratto del 1498 (quest'ultimo commutato in tonalità di grigio e ruotato di 180°)

Verona, 3 dicembre 2014
P.S. La "Melencolia I" di rer contiene un grossolano errore: l'ala sinistra dell'angelo si diparte circa tre centimetri dalla spina dorsale mentre la destra è attaccata quasi sull'articolazione della spalla... E' un peccato, perché - a parte de mani grassocce e artigliose - tutto il resto è abbastanza armonico e proporzionato.
CONCLUSIONE. Non è certamente un capolavoro come viene reputato dai critici d'arte: non a caso
rer lo relegò ad una stampa di 21x36 centimetri...
Affi, 4 dicembre 2014
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UNIVERSITA’  -  STORIA DELL’ARTE
Questa mattina ho assistito ad una lezione ebraica di storia dell’arte. Il docente cinquantenne associato parlando degli scritti di Senocrate, ha citato il bronzeo doriforo di Policleto. Questa scultura, nota soltanto da copie (più correttamente: imitazioni) di età romana imperiale, è quella che esprime meglio il canone di Policleto (le proporzioni del bello maschile). Secondo il professore, l’altezza della testa della statua policletea (che si misura dal mento all’incrocio delle due principali suture craniche) è 1/7 dell’altezza del corpo. Quando ho sentito questa scempiaggine ho stentato a non apostrofarlo… Ha poi proseguito aggravando la situazione affermando che la regola di Policleto è stata poi modificata dal nuovo canone di Lisippo con l'apoxyomenos dove il rapporto fra testa e corpo è di 1/8.
        
Doriforo      -      Apoxyomenos

COMMENTO1. Anche i bambini sanno che per Policleto il quoto testa/corpo è 1/8 e che Lisippo, rimpicciolendo la testa, lo ha portato circa ad 1/9.
  PS1. Dividere un segmento per sette è difficilissimo, mentre per otto basta piegare una corda della metà della metà della metà.
  PS2. Nel doriforo, rispetto all'altezza del corpo, la
testa del soggetto è 1/8, il busto è 3/8 e le gambe sono 4/8.

COMMENTO2. Un professore universitario  di  Storia dell’arte non può commettere questi grossolani errori facendo lezione con il manuale di L. Venturi aperto sulla cattedra. Invece di andare in Texas per affari, sarebbe meglio si preparasse le lezioni, anzi, che si dedicasse ad altri lavori perché tutti, dico tutti, coloro i quali hanno studiacchiato alle superiori Storia dell’arte greca conoscono il canone di Policleto.
P.S. Non è stato un lapsus ma trattasi di una carenza di base.

 
Verona, 17 novembre 2014
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EMAIL  INVIATA

Dopo qualche correzione e integrazione e superata qualche titubanza, mi sono deciso a spedirla.

Convenevoli omessi

Mi permetto di disturbarla “liberandomi” di qualche “cianfrusaglia” che mi frulla nella cervice e che espongo alla rinfusa.

  • R. B. BANDINELLI. Definisce J. J. Winckelmann “invertito e ripugnante” [pag. 23 dell'Introduzione] COMMENTO. Incisività toscana. D'altronde come considerare una persona che si innamora di una statua ellenistica (Apollo del Belvedere) e quindi, a suo stesso giudizio, decadente ?
  • R. B. BANDINELLI. Il “veneziano” Adriano Maggiani riporta il giudizio di Bandinelli secondo il quale “L'arte etrusca, senza l'apporto greco non avrebbe mai superato lo stadio della colorita verbosità dei presepi napoletani”. COMMENTO. Pur essendo senese ed avendo lavorato a Roma forse non si era mai recato al Guarnacci o a Villa Giulia. Incisività lombarda.

  • COPIE. Per copia intendo un manufatto indistinguibile dall'originale. Le copie romane non sono state fatte né con il pantografo né mediante calchi e quindi sono dissimili. Non possiamo sapere se sono più o meno fedeli oppure se sono più o meno belle (Doriforo di Napoli o di Muenchen o altro). COMMENTO1. Le “copie”: hanno rilevanza più storica che artistica. - Sarebbe meglio chiamarle imitazioni. COMMENTO2. Personalmente preferisco versare le mie emozioni sugli originali come il Cronide di capo Artemisio ed Bronzi di Riace oppure l'equestre Marco Aurelio e l'apollodora Colonna Traiana e non entusiasmarmi con opere come l'Afrodite cnidia ed il discobolo di Mirone. Dico questo perché ho una copia fedelissima del Pembauer di Gustav Klimt che quando la guardo mi passa qualsiasi entusiasmo.

  • FIDIA. L'Athena Pelagi mi sembra un po' mascolina. COMMENTO. Fidia che tendenze aveva ?

  • MOSAICO DI ALESSANDRO E DARIO III. Il cavallo di Dario Oxyathres è posizionato centralmente mettendo in colorita evidenza natiche ed ano. COMMENTO. Tecnica figurativa che sadicamente costringe lo sguardo a passare continuamente sul deretano del cavallo.

  • VILLA DEI MISTERI. Le grandi decorazioni parietali di II stile con la maîtresse, la prostituenda, l'allattante zoofila, la fustigazione ed il pene di Dioniso non indicano altro che una procedura (usata tutt'ora) di costrizione alla prostituzione. COMMENTO. Raffigurazioni che oggigiorno verrebbero catalogate non come arte ma come pornografia con oltraggio al comune senso del pudore. (Ricordo che, oltre cinquant'anni fa, quando in gita scolastica visitai Pompei, i custodi lasciarono visionare le immagini oscene soltanto ai professori e non agli studenti i quali non poterono pure entrare nei due postriboli.). PROPOSTA. Non Villa dei misteri ma Villa (o Casa) della prostituzione. P.S. Non a caso la Villa della prostituzione (lo è stata sicuramente per un certo periodo) è collocata fuori città in posizione defilata come le italiche “case chiuse”. 
  • PARTENONE. E' una vergogna intollerabile che frontoni e fregi del Partenone siano esposti in una specie di magazzino al Museo britannico e che un intero monumento come il pergameno altare di Zeus (per restare in ambito greco e romano) sia esposto a Berlino. E' doverosa un'azione sia culturale sia relazionale per costringere gli abusivi detentori di monumenti a restituire il maltolto che, fra l'altro, è maggiormente fruibile nei luoghi d'origine. Per le singole opere d'arte liberamente commercializzate sono più tollerante.
 
Dovrei anche parlare di Pasifae, di Leda, di Edipo, dei Centauri e dei Satiri, ma mi fermo qui (la Villa della prostituzione mi ha abbastanza turbato): ho abusato troppo della Sua pazienza e Le chiedo scusa della mia intromissione, ma se non parlo con Lei di questi “divertissement” non ho occasione di parlarne con nessun altro. In fin dei conti se scegliessi un argomento per la tesi di laurea (ancora lontana [sono iscritto in part-time e preferisco prima terminare tutti gli esami]) non escludo la possibilità di orientarmi verso la “Sessualità nell'arte greca” vista la mia formazione psico-sociologica.

Convenevoli omessi

Sanremo, 2 agosto 2014
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LETTERA  NON  INVIATA
Chiarissima prof.,
mi chiamo Valentino Giacomazzi e questa mattina ho sostenuto con Lei l'esame di Archeologia e storia dell'arte greca e romana che ho superato con soddisfazione. A margine di questo esame mi permetto di disturbarla per esprimere in modo estremamente sintetico qualche mia opinione sugli argomenti trattati.
  1. Ranuccio Bianchi Bandinelli, come scrive Adriano Maggiani, afferma che “L'arte etrusca, senza l'apporto greco non avrebbe mai superato lo stadio della colorita verbosità dei presepi napoletani”... !!!
  2. Giovanni Beccatti, nel suo manuale, è palesemente su posizioni winckelmanniane privilegiando l'arte greca rispetto a quella romana.
  3. Ma quale arte c'è nel Doriforo di Policleto ? Copia da originale o di quale bozza ? Copia migliore o peggiore dell'originale ? Cosa esprime il volto del Doriforo ?
  4. Perché Beccatti non dà il giusto rilievo all'arte pergamena e romana ? Perché non esalta i grandi capolavori quali sono (per fare degli esempi): “Il gruppo del Laocoonte” “La donna Flavia del musei capitolini” ed il cosiddetto “Toro Farnese” ? Cioè le opere ellenistiche e romane ?
  5. Perché non vengono condannate le opere disgustose che esaltano la zoofilia e l'incesto con riferimento a Pasifae, Leda, Edipo, i Satiri, i Centauri, ecc. ?
Avendo avuto modo di accostarmi a certa arte greca, sono giunto al convincimento che questa è degenere e può piacere soltanto a depravati od omosessuali come J. J. Winckelmann (Bandinelli lo definì invertito e ripugnante [pag. 23]) il quale pensò bene di innamorarsi di una statua (ellenistica...).
Scrivo a Lei perché mi può capire pienamente e motivatamente disapprovare e perché ritengo sia necessaria una moralità anche nell'arte per educare al bello e non al nefando.
PS1. Non dimentichiamo l'allattamento della capra nell'affresco della “Villa dei misteri” di Pompei.
PS2. I giovani atleti o dèi dell'epoca "classica" hanno tutti falli microscopici.. e poi parlano di realismo...
PS3. Mi indebiterei e darei tutte le mie proprietà per il Laocoonte ma farei calcina della Ledra con il suo cigno.

COMMENTO. Lasciamo in pace i docenti di Storia dell'arte greca, ma sono dell'opinione che questa vada rivista radicalmente nell'ottica di quanto sopra.
PS. Ranuccio Bianchi Bandinelli è morto nel 1975 mentre Giovanni Beccatti nel 1973 ...

Venezia Leda Cigno
Venezia - Museo archeologico
Statua in marmo del 130 d.C. circa  con cigno che copula con Leda
Copia da originale di scuola attica del 50 a.C.

Verona, 23 luglio 2014
ADDENDUM. Chissà perché sono le donne ad essere stuprate da tori o cigni e non i maschietti ... ?
PS1. Ho un'amica anzianotta che si chiama Leda e non si è mai sposata. Perché i suoi genitori le hanno attribuito quel nome e perché l'ufficiale di stato civile non si è opposto ? Però ella poteva chiedere successivamente il cambiamento.
PS2. Comunque ci ha pensato Priapo ad equilibrare gli stupri fra i due sessi. Ecco un CARME PRIAPEO di minaccia sodomitizzante nei confronti di un ragazzo.
  Ne prendare cave. prenso nec fuste nocebo,
  saeva nec incurva volnera falce dabo:
  traiectus conto sic extendere pedali,
  ut culum rugam non habuisse putes.
Per la traduzione dal latino (io non lo faccio per motivi di decenza anche se mi contraddico con Leda) usare taglia/incolla in https://translate.google.it/ o altro traduttore on line.
Ho controllato il traduttore di Google ma non è idoneo, quindi allego una mia libera traduzione non letterale.

Costermano, 24 luglio 2014

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ESAME  UNIVERSITARIO

Voti Fisica BBCC
Esito esame di Fisica per i Beni Culturali del 20 febbraio 2014 presso l'università di Verona

Tesserino universitario UNIVR
Tesserino universitario (con foto "giovanile" ante 2011) con matricola VR359371
P.S. Non potevo buttare via un paio di foto che mi avanzavano (me le hanno accettate lo stesso).
 
Dopo aver conosciuto l'esito dell'esame di FISICA PER I BENI CULTURALI che ho affrontato giovedì scorso, mi sono commosso. Sapevo di averlo fatto bene specialmente nella parte generale e nella parte a risposta libera, ma ero incerto in quella più corposa dedicata alle tecnologie d'indagine (riflettologia IR, fluorescenza UV, spettrofotometria XRF, ecc.) anche perché non avevo potuto seguire il corso avendo studiato esclusivamente su fotocopie non a colori di dispense. Prendere 30 in Fisica dopo aver studiato poco come al solito (circa un'ora al giorno) è per me motivo d'orgoglio anche perché avevo tutto da perdere in termini di figuraccia avendo insegnato fisica di base ai Ragionieri per una quindicina d'anni, ma era fisica semplice ormai datata (esempio: si parlava di orbite e non di orbitali) dove la struttura atomica era appena accennata, però me l'ero studiata per conto mio anche su di un testo universitario russo complicatissimo. Ho faticato e studiato con strumenti didattici non adeguati affrontando notevoli difficoltà tant'è che mi sarei accontentato di un 18 (non so quanto ho preso di Chimica per i BBCC che ho preparato in tre giorni perché non conoscevo il programma [credevo fosse lo stesso di Fisica], mi basta averlo superato, speriamo), però quando ho chiesto a mia moglie ed a mia figlia di indovinare quanto avevo preso di Fisica per i Beni Culturali entrambe hanno risposto 30... come se fosse una cosa normale...
COMMENTO. Anche gli studenti sessantasettenni si commuovono.
Sanremo, 23 febbraio 2014
P.S. Con ii 24 di Chimica ho ottenuto 27/30 nell'esame da 12 crediti di Chimica e Fisica per i Beni Culturali.
Sanremo, 19 aprile 2014
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L'ESAME  UNIVERSITARIO  PIU' DIFFICILE
Oggi credo di aver sostenuto l'esame più difficile della mia carriera universitaria: "Storia del vicino oriente antico". Cinquecento pagine di questo tenore:

Pagina 358 di "Oriente antico" di Mario Liverani

Per uno come me che vuole capire il significato di ogni termine... Vanno bene le ragazze che hanno notevoli capacità mnemoniche anche senza capir niente...(è una battuta, ma c'è un fondo di verità). Comunque dopo tanta fatica mi sono portato a casa un inaspettato 30/30. Intanto mi consolo con qualche tavoletta sumera cuneiforme.

Tavoletta sumera cuneiforme
 Tavoletta sumera in terracotta del MMCC a.C.

Verona, 24 settembre 2013
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GIORNATA FORTUNATA

1) All'Hotel Astoria di Udine mi hanno assegnato una suite di cinquanta metri quadrati con vista su piazza XX Settembre: solo in Lussenburgo ed a Rabat ho ottenuto un'alloggio più grande (mentre a Stoccolma quello più piccolo).

2) Mi ha telefonato un amico per informarmi che hanno arrestato i componenti della famiglia Ligresti i famosi imprenditori ladri: Salvatore ai domiciliari e le figlie Jonella e Giulia Maria in carcere. Purtroppo il figlio Paolo Gioacchino è in Svizzera e non pensa di tornare in Italia... Sono felicissimo perché questi bastardi con la Fondiaria-SAI mi hanno fregato una barca di soldi.
PS1. Fra gli altri hanno arrestato anche l'ex amministratore delegato Emanuele Erbetta che con i Ligresti si pappava milioni per scaldare gli scranni del consiglio di amministrazione.
PS2. Non è possibile che gente come Marco Tronchetti Provera percepisca decine di milioni alla faccia dei piccoli azionisti: spero venga ospitato presto anche lui nelle patrie galere.
PS3. Forse la mia denuncia di due anni fa alla Procura della repubblica di Torino ha dato il suo piccolo contributo per l'arresto di questi malfattori.

3) Questa sera ho visto sul sito dell'università che ho superato l'esame di Letteratura italiana ottenendo un dignitoso ventotto/trentesimi. Non avevo scritto nella forma migliore quello che sapevo, mi sono confuso nell'inquadrare storicamente Mirra, Caccia di Diana e Didone abbandonata (che non avevo letto), ma gli altri nove argomenti li avevo trattati bene specialmente la parte Avanzata con I promessi sposi. E' stato un esame scritto impegnativo al quale ho dedicato un'ora e quindici minuti: poi ho consegnato senza rileggere perché mi ero 'svuotato'. Va bene così in quanto ho studiato mediamente un'ora al giorno e non ero affascinato particolarmente in quanto è una  ripetizione nemmeno più approfondita di quanto avevo studiato alle superiori cinquant'anni fa. Preferisco la letteratura moderna, invece il corso universitario si fermava al 1842. Però anche quella moderna mi interessa marginalmente perché quando leggo un romanzo mi viene spontaneo pensare che è tutta una balla dove non c'è niente di vero e come scriveva Pietro Metastasio circa trecento anni fa
, scopiazzando Calderon de la Barca: "Sogni e favole io fingo; etc."
E allora ? Meglio la Storia.
PS1. Letteratura italiana è un esame che vale doppio perché si guadagnano 12 crediti (è come se ne avessi superati due).
PS2. Sono super soddisfatto perché a sixty six years rimettersi a studiare Dante e Alfieri ...
PS3. Mia moglie dice che sono fortunato ma che ho anche una preparazione che mi avvantaggia. Io replico che la fortuna aiuta gli audaci ed io di coraggio e passione ne ho da vendere, basti pensare che vado all'università assieme alle ragazzine, ma la vergogna ormai la lascio sempre a casa... perché a me piace studiare e questa è sempre stata la mia vita.

EVVIVA  IL  17 !!!


Udine, 17 luglio 2013

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ESAME  UNIVERSITARIO   SUPER RAPIDO
Oggi ho sostenuto l'esame di Informatica per i Beni Culturali. Eravamo circa duecento candidati molto pigiati ... . La prova consisteva in trenta quesiti a risposta multipla riguardanti i temi dell'ECDL: Concetti teorici di base, Gestione ed elaborazione documenti, Foglio elettronico, Basi di dati, Presentazioni, Reti informatiche. Tempo: quarantacinque minuti. Dopo dieci minuti (compresa la compilazione dati personali ed un breve controllo) ho consegnato. Ho notato un certo stupore fra gli astanti, ma che dovevo fare ? Per gli immatricolati dal 2011 non c'è il voto ma solo l'idoneità (superato o non superato) e sei crediti per un esame che è obbligatorio. Anna dice che avrebbero potuto abbonarmelo visto che ho un'abilitazione in Matematica applicata ed avrei potuto insegnare Informatica gestionale, ma non dà la stessa soddisfazione dell'affrontare e superare l'esame (speriamo).
Non mi è dispiaciuto seguire le lezioni, ho imparato qualcosa in più sul foglio elettronico e sulle presentazioni ed inoltre ho avuto la possibilità di sostenere l'esame più veloce della mia carriera (e poi dicono [alcuni] che i non giovanissimi sono lenti e non conoscono l'informatica...).
Siamo poi andati a Torri del Benaco a festeggiare, con molta moderazione, in un deserto salvato soltanto da quattro pensionati stranieri (c'erano più camerieri che commensali) e da un gruppo di ragazze di passaggio che festeggiavano l'addio al nubilato di una loro amica con gli scongiurabili cornetti in testa. Veramente, a Torri non c'è mai una gran ressa, c'è una clientela altolocata che allontana i manovali anche se i prezzi sono gli stessi di Garda o Bardolino. Definirei Torri la Portofino del lago.

      
Anna e Valentino a Torri del Benaco


Festeggianti l'addio al nubilato

Torri del Benaco, 14 giugno 2013
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