SCUOLA

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MINISTRO RENATO BRUNETTA ED INTERNET

Il ministro Renato Brunetta il 26.05.2009 ha emanato la direttiva n. 2/2009 avente per oggetto: Utilizzo di internet e della casella di posta elettronica istituzionale sul luogo di lavoro. Non mi sembra di particolare interesse in quanto fa affermazioni ovvie e cioè che il dipendente pubblico non può né utilizzare le attrezzature dello Stato per fini personali né impiegare il tempo di servizio (pagato) per trattare le proprie faccende private. Più interessanti sono le disposizioni relative ai controlli (anche a posteriori) che debbono effettuare i dirigenti per impedire che si verifichino episodi di peculato d'uso.

Nella mia attività lavorativa, sono venuto a conoscenza, purtroppo, di episodi di utilizzo “improprio” di telefono, Internet e fax esaminando i tabulati telefonici (da me richiesti alla compagnia telefonica) che accompagnavano le fatture ed ho dovuto prendere le iniziative del caso. La tentazione di utilizzare il telefono dell'ufficio anziché il proprio cellulare è notevole, ma il dipendente scolastico deve essere cosciente che - oltre a non lavorare - spende i soldi di tutti i cittadini (imposte e tasse) e quelli dei familiari degli studenti (contributi scolastici) per ingiusto vantaggio personale. Come fatto “curioso”, ricordo che nell'anno scolastico 2006/2007 esaminando i tabulati mi accorsi di numerose telefonate della durata di 1 secondo che non ho saputo interpretare soddisfacentemente (supponevo, senza convinzione. che si trattasse di semplici "squilli" per farsi telefonare). Solo adesso, meditando sulla direttiva n. 2/2009, mi viene in mente una possibile spiegazione più accettabile e cioè che si trattava di telefonate di disturbo fatte in servizio (da un telefono servito da centralina e quindi senza possibilità di individuazione certa della postazione anche perchè utilizzato nelle ore centrali della mattinata) a qualche persona “poco amica”. In altri termini appena il destinatario della telefonata alzava la cornetta il telefonista anonimo “metteva giù”.

Per inciso, ricordo che dopo che si è diffusa la voce che controllavo i tabulati telefonici i costi si sono ridotti: sarà stata una combinazione.

Lazise, 6 giugno 2009

P.S. Altra curiosità: venerdì 15.05.2009 alle ore 11.42 ho ricevuto una email da Luisa D. di San Giovanni Lupatoto. Probabilmente era in ferie.

L. 6.6.2009

ULTERIORE P.S. Il fatto che vi sia la tentazione ad usare le attrezzature dell'ufficio per scopi personali è dovuto al fatto che non vi sono controlli oggettivi ma soprattutto perchè ritorna il solito discorso che la scuola è "terra di nessuno" e senza un "padrone": il dipendente pensa di essere sulla spiaggia in cerca di conchiglie e non sa che il dirigente deve dichiarare per iscritto sulle fatture che l'uso è stato effettuato per dovere d'ufficio.

L. 7.6.2009


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MINISTRO RENATO BRUNETTA E LA SCUOLA STATALE ITALIANA

Il ministro RENATO BRUNETTA attacca eclatantemente alcuni dipendenti pubblici definendoli panzoni e/o fannulloni. Egli, essendo studioso della Pubblica Amministrazione, dovrebbe però sapere che sono necessari i controlli sul lavoro del personale e gli strumenti per dirigerlo. Quanto ai controlli riconosco che ha introdotto “disincentivi” alle assenze che hanno prodotto risultati lusinghieri, ma per quanto riguarda la gestione del personale siamo ancora in altro mare. Il settore pubblico è “terra di nessuno” nel senso che non c'è un “padrone” come nel settore privato ed i dipendenti “organizzati” si sentono liberi di fare quello che vogliono. Sono pochi quelli che passano dal settore pubblico a quello privato mentre sono molti quelli che fanno il cammino inverso, come mai? La scuola, per esempio, è un refugium peccatorum: certi lavoratori scolastici non resisterebbero un giorno nel settore privato oppure sarebbero costretti ad invertire la “rotta” di 180°. Non è possibile che certi collaboratori scolastici o docenti impongano le proprie scelte interessate personali o di gruppo (senza assunzione di responsabilità gestionali) al dirigente scolastico e a tutta la comunità scolastica locale perchè fanno parte del Consiglio di Istituto e/o del Collegio dei docenti.

I dirigenti pubblici, avendo le stesse responsabilità degli imprenditori privati, dovrebbero avere l'autorità di scegliersi il personale o di esprimere almeno il “nulla osta” all'assunzione.

Attualmente la scuola è il settore pubblico strutturato più comunisticamente d'Italia (ad esempio gli Uffici Scolastici provinciali e regionali non hanno gli Organi Collegiali). Non critico questa forma di organizzazione da un punto di vista politico, ma soltanto perchè funziona male (potrei riportare numerosi esempi). Per funzionare bene, essendo una “cooperativa”, dovrebbero lavorarvi soltanto veri comunisti emiliani perchè solo in Emilia c'è una cultura sociale comunista diffusa (anche se ultimamente è in declino) e condivisa; nelle altre regioni vi sono pseudo-comunisti (tali per reazione: sono capitalisti mancati) che pensano di far più soldi possibile o di lavorare poco oppure vi sono puri capitalisti che non possono lavorare in una struttura comunista della quale non condividono i valori.

Vi sarebbero altre due soluzioni: la prima è quella di favorire l'istruzione privata, ma con la norma costituzionale che impedisce di finanziare le scuole private, è impraticabile; la seconda è quella di “militarizzarla” ma anche questa è impraticabile perchè occorrerebbe un “clima sociale fascistizzante” che è stato spazzato via dal liberismo e dal relativismo imperanti postbellici.

In conclusione: è necessario che il ministro Renato Brunetta dia ai dirigenti scolastici, oltre alle responsabilità che già hanno (raggiungimento obiettivi, sicurezza, applicazione normative, ecc), adeguati poteri oppure che li renda elettivi senza dirigenza e con semplici responsabilità di coordinamento.


Sanremo, 1° giugno 2009


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ORGANICI 2009/2010

Il governo, dopo aver aver rinnovato il contratto del comparto scuola per il biennio 2008/2009 con aumenti di circa il 4% che non coprono l'inflazione effettiva (per il 2008 è stata del 3,3%), prevede di risparmiare altre somme aumentando il numero di alunni per classe.  
Per la scuola secondaria di secondo grado il regolamento (non contrattabile) prevede quanto segue:

a) CLASSI PRIME e TERZE: minimo 27 alunni e massimo 30 (prima erano 25 e 28)
b) CLASSI SECONDE e QUARTE: minimo 22 (prima erano 20)
c) CATTEDRE: sono tutte ricondotte a 18 ore settimanali e quindi non più ore a disposizione o cattedre di salvaguardia. Impiego dei soprannumerari anche in classi di concorso affini ed in altri gradi di scuola.
Se teniamo presente che in fase di adeguamento dell'organico di diritto alla situazione di fatto è ammissibile una variazione in più o in meno del 10%, si potrà arrivare a 33 alunni per classe...!!!Tutto questo ovviamente se le aule possono contenere gli alunni rispettando le norme igieniche e di sicurezza le quali prevedono 1,96 mq per alunno (1,80 mq per la scuola primaria), ma è previsto un piano di riqualificazione scolastica che prevede un aumento della capienza delle aule ...
In conclusione: stipendi più bassi, aumento dei carichi di lavoro e riduzione dei posti di lavoro.
Ricordiamo, inoltre, che con la riforma della secondaria tutte le ore di lezione saranno di 60 minuti effettivi: ma questo è giustissimo in quanto per 'cause di forza maggiore' in certe scuole tutte le ore sono di 50 minuti e quindi i docenti sono impiegati per 15 ore effettive settimanali pur essendo pagati per 18 (purtroppo gli studenti e loro familiari non si lamentano di questa circostanza...)

Sanremo, 8 febbraio 2009


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VICEPRESIDE

Il vicepreside, ora vicedirigente, è l'incarico docente più ambito. Infatti, specialmente se con esonero dal servizio, lavora diciotto ore alla settimana senza prepararsi le lezioni e senza correggere compiti. Non presenta lavori o relazioni nelle riunioni degli organi collegiali. Si prende le ferie quando vuole. Non ha un orario rigido. Ha un notevole compenso incentivante e quando sostituisce il dirigente percepisce l'indennità di funzione. Molte volte gestisce i progetti e prepara l'orario delle lezioni. Predispone le sostituzioni del personale assente, firma le giustificazioni degli alunni, cura i rapporti con i docenti, genitori e studenti. Tutto questo – ripeto – lavorando diciotto ore settimanalmente.

In altri termini gestisce il potere (non l'autorità) senza assumersi responsabilità.

Legnago, 6 luglio 2009

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VICEPRESIDE - PROF. ROSA DE BLASIO

Dal 1993 al 1999 ho avuto come direttrice della sede coordinata di Legnago dell'I.P.S. "M. Sanmicheli" la prof. ROSA DE BLASIO. Collaboratrice dirigenziale eccellente perchè sapeva conciliare egregiamente l'insegnamento e l'attività gestionale e amministrativa. Nei rapporti personali era discreta, equilibrata e richiedeva l'autorità dirigenziale. Organizzava il lavoro dei collaboratori scolastici, controllava l'organico e la composizione delle classi, predisponeva l'orario delle lezioni, firmava le giustificazioni, curava tutta la parte burocratica perchè senza personale impiegatizio. Anche se mi recavo a Legnago con una certa frequenza, mi telefonava tutti i giorni sia per informarmi sugli eventi sia perchè voleva essere confermata della correttezza del proprio operato. Studiava costantemente la normativa. La scuola era la sua vita: prestava servizio tutti i giorni della settimana anche in periodo estivo (senza esonero o semiesonero...), iniziava il lavoro alle 7.30 e se ne andava alla fine delle lezioni. Bisognerebbe farle un monumento !

Legnago, 23 luglio 2009


La prof. ROSA DE BLASIO, andò in pensione quando la sede coordinata di Legnago mi fu “scippata” (così ho vissuto l'evento), ovvero più correttamente disaggregata (operazione condivisa e favorita da Ciro Cherubino supportato in Collegio Presidi da Roberto Pesce) per "tamponare" il calo di iscrizioni all'I.T.C. “Marco Minghetti”. Ella riteneva che il “M. Sanmicheli" di Legnago avrebbe perso la propria identità ed autonomia, così, nonostante le lusinghe di C. Cherubino, lasciò l'insegnamento e tornò a Benevento lasciando un vuoto incolmabile perchè se ne andò la memoria storica e la continuità didattica, progettuale e gestionale dell'Istituto professionale per il commercio ed il turismo.

Legnago, 23 luglio 2009


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ESAMI STATO AGROTECNICO


Non è per prendere in giro onesti lavoratori dell'agricoltura, ma certi episodi intervenuti in pubblici esami, meritano di essere riferiti anche perchè sono divertenti.
Legnago, 10 luglio 2009

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ESAMI DI STATO AGROTECNICO 2008/2009

Nel corrente anno scolastico ho avuto modo di collaborare in una commissione d'esame per Agrotecnico nella sede di Legnago con il prof. Arnaldo Zenti  commissario di “Tecniche di produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti” docente presso l'I.P.A. di San Floriano. E' stato un piacere collaborare con lui perchè ha dimostrato grande valentia didattica e disciplinare. Poneva sempre domande diverse ai candidati spaziando dall'olio, al vino, al formaggio, al latte, alle carni, ai vari tipi di frutta e verdura, ecc. D'altronde ha grande esperienza d'insegnamento, è componente della Rete degli istituti agrari del veneto ed ha effettuato pubblicazioni su riviste di agraria.


Legnago, 22 luglio 2009

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ALUNNI DISABILI

Gli insegnanti di sostegno è noto che sono contitolari al pari dei docenti curricolari e quindi esprimono una valutazione disciplinare e di materia relativa a tutti gli studenti della classe e non solo quella degli alunni disabili. Debbono quindi firmare le proposte di voto di tutti i docenti dei quali sono copresenti anche parzialmente. A conferma di quanto sopra la nota prot. n. 4274 del 4 agosto 2009 avente per oggetto “Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità” specifica che dovranno essere anche in possesso di registri riportanti i nomi di tutti gli alunni della classe come sotto riportato:

omissis
2.4 La valutazione
La valutazione in decimi va rapportata al P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno con disabilità. Si rammenta inoltre che la valutazione in questione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi e non solo come valutazione della performance. Gli insegnanti assegnati alle attività per il sostegno, assumendo la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano e partecipando a pieno titolo alle operazioni di valutazione periodiche e finali degli alunni della classe con diritto di voto, disporranno di registri recanti i nomi di tutti gli alunni della classe di cui sono contitolari.
omissis

Aggiungo che gli insegnanti di sostegno, che sono suddivisi in quattro aree disciplinari, non possono essere impiegati indifferentemente in una materia o l'altra: un docente di sostegno laureato in Lettere non può essere contitolare di Elettrotecnica ed un docente di sostegno laureato in Economia aziendale non può essere contitolare di Greco. Dico questo perchè talvolta i docenti di sostegno – per motivi di comodità di orario di servizio – cercano di avere il minor numero di alunni disabili da seguire e sono disposti a sostenerli in “tutte le materie”. (N.B. Frequentemente ho avuto tre o quattro docenti di sostegno assegnati al singolo alunno disabile).

Sanremo, 5 agosto 2009

P.S. In alcuni casi la proposta congiunta di voto deve essere presentata da tre docenti: curricolare, tecnico-pratico (o conversatore) e sostegno.

Sanremo, 6 agosto 2009

P.S. Il comma 1, art. 4 del D.P.R. 122/2009 stabilisce che "I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri a norma dell'art. 314, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. Qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti del sostegno, essi si esprimono con un unico voto."

Caprino Veronese, 20 settembre 2009

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PRESIDI MERIDIONALI

Per l'anno scolastico 2009/2010 saranno immessi in ruolo 647 dirigenti scolastici provenienti dal meridione perchè le graduatorie settentrionali sono correttamente esaurite. Di questi 39 saranno assegnati al Veneto (In Calabria non vi sono posti liberi ...).

Da “La Padania” del 7 agosto 2009

STUDENTI DIPLOMATI CON 100 E LODE

Nel liceo classico “GIOACCHINO DA FIORE” di Rende (provincia calabrese di Cosenza) quest'anno vi sono stati 23 studenti diplomati con 100 e lode.

Da “La Padania” del 7 agosto 2009

All'I.I.S. “L. Calabrese – P. Levi” di San Pietro in Cariano nel corrente anno scolstico 2008/09 non è stata attribuita alcuna lode. (Per la cronaca: al L. Calabrese, durante la mia dirigenza, si diplomarono con la lode nel 2007/08 OBIALERO GIULIO e nel 2006/07 DALLE VEDOVE FRANCESCA).

Per il commento si rinvia al su citato articolo del quotidiano "La Padania".

Sanremo, 7 agosto 2009


L'attribuzione della lode è stata introdotta nell'anno scolastico 2006/07 e prevede l'elargizione di un premio di  € 1000,00

Sanremo, 8 agosto 2009

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INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA – T.A.R. DEL LAZIO SEDE DI ROMA

Il T.A.R. del Lazio con sentenza n. 200907076 del 17 luglio 2009 ha annullato la parte dell'Ordinanza M.P.I. n. 26/2007 e successive modificazioni ed integrazioni nella parte relativa all'attribuzione del credito scolastico che recita:


omissis

13. I docenti che svolgono l’insegnamento della religione cattolica partecipano a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento.
Analoga posizione compete, in sede di attribuzione del credito scolastico, ai docenti delle attività didattiche e formative alternative all’insegnamento della religione cattolica, limitatamente agli alunni che abbiano seguito le attività medesime.
14. L’attribuzione del punteggio, nell’ambito della banda di oscillazione, tiene conto, oltre che degli elementi di cui all’art.11, comma 2, del DPR n. 323 del 23.7.1998, del giudizio formulato dai docenti di cui al precedente comma 13 riguardante l’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento della religione cattolica ovvero l’attività alternativa e il profitto che ne ha tratto, ovvero di altre attività, ivi compreso lo studio individuale che si sia tradotto in un arricchimento culturale o disciplinare specifico, purchè certificato e valutato dalla scuola secondo modalità deliberate dalla istituzione scolastica medesima. Nel caso in cui l’alunno abbia scelto di assentarsi dalla scuola per partecipare ad iniziative formative in ambito extrascolastico, potrà far valere tali attività come crediti formativi se presentino i requisiti previsti dal D.M. n. 49 del 24-2-2000.

omissis


COMMENTO

ORGANI GIUDICANTI - Il T.A.R. ha confermato quanto analogamente sentenziato nel 2007 e poi annullato dal Consiglio di Stato, quindi prevedo che anche questa sentenza sarà annullata dal Consiglio di Stato.

DISPARITA' DI TRATTAMENTO – Non esiste perchè tutti gli studenti che si avvalgono o no dell'insegnamento della religione cattolica vengono valutati nelle attività svolte. Solo chi non svolge assolutamente nulla di alternativo non viene valutato.

TEMPISTICA – Questa volta la sentenza è stata pubblicata dopo gli scrutini mentre nel 2007 era stata pubblicata prima determinando una situazione di incertezza in attesa del ricorso da parte del M.P.I. al Consiglio di Stato. Feci gli scrutini senza avere direttive dal ministro G. Fioroni se dovessi applicare la sentenza del T.A.R. oppure no. Ho optato per l'applicazione dell'O.M., ma se il Consiglio di Stato avesse dato ragione al T.A.R. avrei dovuto rifare gli scrutini come in gran parte delle scuole italiane. Per inciso: dubito che tutte le scuole abbiano valutato lo studio individuale autonomo o assistito con appositi registri e relazioni.
P.S. Poichè cominciai gli scrutini senza che il Consiglio di Stato si fosse pronunciato sulla validità dell'ordinanza ministeriale 26/2007, in tutti gli scrutini feci approvare e verbalizzare che il giudizio di religione o di attività alternative non aveva influito sulla determinazione del credito scolastico: sacrosanta verità da tutti condivisa che ci proteggeva da eventuali riconvocazioni dei Consigli di classe con possibili rideterminazioni dei crediti scolastici.
Del ministro Giuseppe Fioroni ho un pessimo ricordo e penso che il suo comportamento sia stato uno degli elementi che hanno determinato la sconfitta elettorale del P.D. Ricordo che il nostro viterbese medico Giuseppe Fioroni ministro dell'Istruzione si presentò nel 2008, oltre che nella circoscrizione Lazio 2, anche come capolista del P.D. nella circoscrizione Sicilia orientale per la Camera dei deputati (mi sembra una stranezza).
Aggiungo che l'O.M. 26/2007 fu emanata il 15 marzo 2007, cioè meno di tre mesi prima del termine delle lezioni, e prevedeva la valutazione di attività come lo studio individuale che erano iniziate nel settembre 2006 e dovevano essere controllate, certificate e valutate...! Fioroni dei miei ...!

OPINIONE: ritengo che la religione cattolica e le attività alternative non debbano essere oggetto di valutazione al fine dell'attribuzione del credito scolastico anche perchè il D.P.R. 202/1990 che recepisce l'intesa fra Conferenza episcopale italiana e Ministero della Pubblica Istruzione recita al punto 2.7: "Nello scrutinio finale, nel caso in cui la normativa statale richieda una deliberazione da adottarsi a maggioranza, il voto espresso dall’insegnante di religione cattolica, se determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale". La religione o altro deve avere un riconoscimento diverso da quello delle materie curricolari con le quali non interferisce.

ULTERIORE OPINIONE: è ora che i governanti la smettano di cambiare i criteri di valutazione ad ogni nuova legislatura. Basti pensare a:

Non si ha la conferma della correttezza del proprio operato. E' tutto relativo. Ad esempio: un anno agli esami di Stato di secondo grado (maturità) c'è la lode, l'altro anno no e quindi due ragazzi a parità di preparazione ottengono valutazioni diverse.

Sanremo, 13 agosto 2009

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VISITE FISCALI

In base all'art. 17, Legge 102/2009, le fasce orarie per le visite mediche di controllo nel settore pubblico tornano ad essere come quelle del settore privato con reperibilità 10.00–12.00 e 17.00-1900
Scrivo questa informazione perchè qualcuno non ne è ancora a conoscenza.


Verona, 28 agosto 2009
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VOTO DEL DOCENTE DI RELIGIONE

Che  il docente di religione cattolica possa partecipare a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento non mi sembra un problema.
Diverso è il voto di profitto e di promozione perchè in tal caso il voto del docente di regione
se determinante diviene "un giudizio motivato iscritto a verbale", ai sensi del D.P.R. 202/1990 che recepisce l'intesa fra Conferenza episcopale italiana e Ministero della Pubblica Istruzione.
Cosa significa ? Semplicemente che il voto del docente di religione non può determinare la promozione o no di un alunno. E' un voto consultivo, utile ma non determinante.
Per cercare di convincere gli scettici utilizzando soltanto strumenti logici e non giuridici, basti pensare alla valenza del voto della "materia religione":
- il voto non viene riportato sulla pagella, ma in una scheda inserita in essa
- l'insufficienza di Religione non determina la "bocciatura" e quindi se il voto della materia Religione non determina la promozione o la non promozione perchè il docente di Religione deve stabilire la promozione o no in altre materie?

In tutti gli scrutini che ho fatto il voto del docente di religione non ha mai giuridicamente influito nella promozione o no di un alunno (nemmeno sul voto di condotta) e,  per giunta, la Religione non ha mai contribuito a variare il credito scolastico. Il docente di Religione ha status identico ai docenti di materie opzionali non curricolari e non oggetto d'esame di Stato.
In altri termini (non giuridici): è bene sentire il parere del docente di Religione ma detto docente non ha efficiacia sulla promozione. Ed è meglio così per lui (e per la Chiesa cattolica) altrimenti potrebbe essere colpevolizzato da alunni non promossi mentre deve svolgere un ruolo soltanto morale.

Verona, 28 agosto 2009
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ALUNNI NON PROMOSSI: RIPETENZA

Con esclusione dell'università, in tutte le scuole italiane gli studenti che non sono promossi alla classe successiva a quella frequentata a causa dell'insufficienza in una o più discipline devono ripetere l'anno scolastico completamente. Significa che debbono ristudiare ed essere rivalutati non solo nelle materie nelle quali sono risultati carenti ma anche in quelle nelle quali sono risultati sufficienti. Mi è capitato di dover non promuovere studenti ripetenti i quali avevano riportato l'insufficienza in materie nelle quali erano stati precedentemente valutati sufficienti. E' una situazione assurda: gli studenti dovrebbero sì ripetere l'anno scolastico e seguire tutte le materie perché diversamente non farebbero parte del gruppo classe, avrebbero dei “buchi” nell'orario delle lezioni e trascurerebbero le materie nelle quali erano positivi dimenticandosele ma essere valutati soltanto nelle materie dove erano insufficienti.

L'ideale sarebbe che riducessero le ore di frequenza nelle materie sufficienti e rafforzassero quelle dove sono insufficienti, ma sarebbe troppo costoso.

Bardolino, 5 settembre 2009


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T.A.R. - GRADUATORIE PERMANENTI

Il T.A.R. del Lazio ha accolto il ricorso dell'ANIEF per l'inserimento a “pettine” e non in “coda” degli aspiranti supplenti che hanno chiesto di essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento di altre province. Per evitare l'elusione dell'applicazione della sentenza, il T.A.R. ha addirittura nominato un commissario.

Un'insegnante veronese d'adozione in graduatoria per la classe di concorso A043 è disperata (ieri si è consultata con me) perchè per quasi dieci posizioni non è passata di ruolo (prevedeva di esserlo il prossimo anno) ed ora sarà scavalcata da 200 persone che sono in coda dopo di lei... Fa notare che queste persone quando hanno chiesto l'inserimento in altre province erano consce che sarebbero state graduate in coda e quindi sapevano quello che facevano... Adesso vuole fare ricorso contro questa decisione del T.A.R.

Bardolino, 13 ottobre 2009


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CONTRATTO METALMECCANICI: ancora una volta la FIOM (CGIL) non ha firmato...Questa volta è la fine definitiva dell'unità sindacale e nelle scuole fanno finta che siano questioni romane quando la FLC (CGIL) veronese continua e tenere assemblee per conto suo. E' bene così perchè siamo troppo diversi: ognuno per la sua strada.

P.S. La FLC-CGIL non ha firmato l'ultimo contratto.

Garda, 15 ottobre 2009


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ATTIVITA' DI PROTOCOLLO

In molte scuole esiste un assistente amministrativo specificamente addetto al protocollo (informatico). Normalmente viene assegnato a questo incarico un assistente senza le maturate professionalità o con qualche limite di varia natura perchè diversamente si ambisce svolgere lavori di maggiore responsabilità come la gestione amministrativa del personale, la contabilità o la didattica.

L'attività di protocollo (in entrata) usualmente si svolge in questo modo:

  1. le comunicazioni postali o informatiche giungono al dirigente scolastico che trattiene per se quelle destinate al protocollo riservato e trasmette le rimanenti al d.s.g.a. dopo aver posto le annotazioni che ritiene opportune, siglate e datate (con l'orario se necessario)

  2. il d.s.g.a. ri-visiona la corrispondenza, dà esecuzione alle prescrizioni del dirigente, attiva quanto di competenza e la passa al “protocollatore” con le indicazioni per lo smistamento ai vari uffici
  3. il “protocollatore” provvede alla registrazione e quindi distribuisce la corrispondenza ai colleghi o ai destinatari per il seguito di competenza
  4. gli uffici destinatari eseguono quanto prescritto ed archiviano la corrispondenza.

Ovviamente una copia di tutta la corrispondenza protocollata deve restare agli atti.

Mi sovviene che in qualche scuola è il d.s.g.a. che pretende di “vedere” prima la posta (quindi anche quella riservata) oppure taluno si rivolge direttamente al “protocollatore” e pretende il numero di protocollo senza che il dirigente abbia visionato la comunicazione oppure il dirigente fa gestire il protocollo riservato ad un assistente amministrativo, ecc.

Questo sistema è dispersivo ed osteggiato quando vi sono spiccate professionalità nel gruppo degli assistenti amministrativi con la conseguenza che nessuno vuole essere “relegato” al protocollo.

Ritengo che la migliore procedura sia quella che è stata adottata qualche anno fa al “L. Calabrese” dove è stato soppresso il “protocollatore” e gli a.a. a.a. dei vari uffici protocollavano (con proprio codice segreto) la corrispondenza a loro smistata dal d.s.g.a. Ovviamente ciò presuppone che non vi siano fra loro “punti deboli”.

P.S. La questione delle professionalità mi ricorda che vi sono scuole localizzate in Verona città (non in provincia) dove gli assistenti amministrativi sono quasi totalmente supplenti e cambiano di frequente: evidentemente deve esserci qualche grosso conflitto col d.s.g.a. ed in queste scuole c'è la “gara al protocollo”... Il Marco Polo di Verona è una di queste con molti precari dove, se ricordo bene, lo scorso anno i collaboratori scolastici percepivano (su proposta del d.s.g.a.) maggiore compenso incentivante degli assistenti amministrativi. Non che gli a.a. a.a. debbano obbligatoriamente guadagnare più dei c.c. s.s., ma in tutte le scuole (per equilibri di potere) è statisticamente così. Per inciso eliminerei  il compenso per intensificazioni o incarichi “aggiuntivi” e pagherei soltanto il lavoro straordinario: visionando i contratti sindacali di Istituto se ne vedono di tutti i colori....

Garda, 18 ottobre 2009

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MASSIMA MILITARE

Quando nel 1973 prestavo servizio come infermiere-artigliere del V Reggimento artiglieria missili contraerei “Pescara” presso la caserma "Edmondo Matter" di Venezia Mestre, mi colpì la massima scritta sopra una parete del cortile:

L'impossibile subito, per i miracoli un po' di tempo”.


StemmaVRegArtMca

Essa mi ha sempre ispirato, infatti nel mio lavoro scolastico ho sempre risolto nel miglior modo possibile tutti i problemi che si sono presentati.

C'è voluto molto studio ed applicazione senza guardare l'orologio e molte volte senza pranzare (durante gli scrutini calavo almeno tre chili).

Verona, 19 ottobre 2009


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PATTO PER NON COPIARE

Liceo milanese lancia il codice etico che impegna gli studenti a non copiare durante i compiti in classe.”

Mi sembra acqua fresca. Nelle scuole che ho diretto quando un docente veniva da me per consigli relativi ad una copiatura agivo come segue:

a) il docente doveva valutare l'elaborato stralciando la parte che poteva sicuramente dimostrare che era stata copiata. La motivazione è che se lo studente aveva copiato significava che non conosceva l'argomento.

b) il preside convocava lo studente e/o i suoi genitori per la contestazione di addebito disciplinare perchè copiare significa truffare il docente costringendolo ad attribuire una falsa valutazione. Inoltre era un comportamento ingiusto nei confronti dei compagni e dei docenti del Consiglio di classe nel momento della attribuzione del voto di condotta e dell'eventuale credito scolastico.

Verona, 13 novembre 2009


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DELIRIUM TREMENS

Poichè fra i culattoni (loro si proclamano "diversi") ve ne sono alcuni che soffrono di "delirium tremens", è opportuno che pubblichi questa mia circolare emessa l'otto maggio 2008:


ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE
LORENZO CALABRESE
RAGIONIERI - GEOMETRI
- PERITI AZ. LINGUE ESTERE
Sede centrale:
S. Pietro in Cariano (Vr) - Via Mara, 6 - Tel. 0457702648 - Fax 0457704339
RAGIONIERI - GEOMETRI
Corsi: I.G.E.A.PROGRAMMATORI: Mercurio - GRAFICA – GEOMETRI: Cinque
Sede associata:
Bussolengo (Vr) - Via C. A. Dalla Chiesa, 10 - Tel. 0457153099 - Fax 0456754252
PERITI AZIENDALI E CORRISPONDENTI IN LINGUE ESTERE
Corsi: E.R.I.C.A.: corso potenziato LINGUA CINESE
www.istitutocalabrese.vr.it
e-mail: itcg@istitutocalabrese.vr.it


AI DOCENTI
AL PERSONALE A.T.A
AGLI STUDENTI E LORO FAMILIARI

ALBO SAN PIETRO IN CARIANO E BUSSOLENGO


San Pietro in Cariano, 8 maggio 2008
Circ. n. N.D.
Oggetto:
EDUCAZIONE ALLA PACE E ALLA LEGALITA’

La morte del giovane di Negrar in seguito ad una aggressione di gruppo assassina (anche se preterintenzionale o dolosa) ha determinato sgomento nella comunità scolastica anche perchè tre dei cinque giovani coinvolti nel pestaggio mortale sono studenti di scuole superiori veronesi.

L'episodio nella sua brutalità mi ricorda le azioni dell'allora giovane criminale nazista Seifert Michael e ipotizzo che purtroppo gli emuli del boia di Bolzano siano fra di noi soprattutto nei pressi di locali notturni ed in certi settori degli stadi calcistici. Si tratta generalmente di giovani energumeni frustrati sadici al limite della malattia mentale e quindi non sempre facilmente prevedibili i quali sostituiscono la forza bruta del branco nel quale si nascondono all'intelligenza e nei cui animi alberga soltanto l'odio anziché l'amore.

Sebbene sia necessario attendere le risultanze delle indagini della magistratura per individuare colpevoli e responsabilità, sebbene ritenga che la comunità scolastica dell'I.T.C. “L. Calabrese” sia moralmente sana e che i genitori degli studenti possono continuare a mandare nella nostra scuola i propri figli con serenità, per rafforzare questo convincimento ed al fine di consolidare i valori democratici ritengo opportuno, oltre al minuto di silenzio già osservato durante l'assemblea studentesca di Istituto:

a) dedicare venerdì 9 maggio 2008 alle ore 12.00 due minuti di silenzio e meditazione, oltre che alla memoria dell'onorevole Aldo Moro vittima dell'efferatezza terroristica delle Brigate Rosse, per rispetto del giovane negrarese e di tutte le recenti vittime della violenza omicida

b) dedicare la prossima settimana un'ora a scelta del docente di Storia ed educazione civica concordata con gli studenti per una riflessione all'interno della classe sulla convivenza civile, sui valori morali e religiosi, sul rispetto delle regole e sul ruolo della famiglia della scuola e delle istituzioni nell'educazione dei giovani.

Sono tematiche complesse che necessitano di adeguata preparazione sociologica, filosofica, politica, religiosa, giuridica ed etica, ma che devono essere comunque affrontate con semplicità ed onestà riferendo episodi vissuti o conosciuti sia di violenza fisica o psicologica da biasimare sia di comportamenti edificanti da imitare.

Da parte mia esprimo l'opinione che tutti dovremmo dedicarci ad attività di volontariato in favore di deboli e bisognosi, avere il coraggio dell'onestà e del libero pensiero indipendenti dalle pressioni di gruppo o di cellula, sviluppare le proprie competenze sociologiche e psicologiche, isolare contrastare e rieducare i violenti, rispettare sempre le leggi dello Stato ed i 10 comandamenti della legge di Dio.

Comunicare l'evento del 9 maggio 2008 alle famiglie tramite libretto personale.

                                                                                                                                                                                                                                          IL DIRIGENTE
                                                                                                                                                                                                                             Preside Valentino Giacomazzi

Affi, 26 novembre 2009

P. S. Quella sopra riportata è una delle mie rarissime circolari filosofiche: ero a pochi giorni dalla pensione e quindi ho colto l'occasione per lasciare un messaggio e redigere un piccolo testamento morale scolastico.

L'aver evitato sistematicamente commenti mi ha permesso di creare un clima sociale sereno: tutti erano tranquilli, pensavano all'insegnamento all'apprendimento ai servizi a seconda delle funzioni e non si scontravano politicamente o moralmente o religiosamente. Questo è uno dei grandi risultati dirigenziali che ho ottenuto cioè la serenità sociale della comunità scolastica.

Alcuni mi consideravano burocratico ma alla lunga mi hanno capito ed apprezzato e questo è motivo di grande soddisfazione visti i sacrifici che ho sostenuto.

P. S. Pochissimi sapevano di che orientamento politico ero ed altrettanto pochi erano coloro i quali sapevano che all'I.T.C. insegnava mia moglie giacchè sul posto di lavoro per me erano tutti uguali.

N. B. La circolare - fotocopiata in cartoleria a Caprino Veronese a mie spese - l'ho fatta distribuire a tutti gli studenti dell'I.T.C. di San Pietro in Cariano e Bussolengo.

Verona, 27 novembre 2009

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INTEGRAZIONE CULTURALE E RAZZIALE

Fino a qualche anno fa, ma la situazione attualmente non è migliorata di molto, gli studenti stranieri che volevano iscriversi alle scuole secondarie di secondo grado, dopo un'analisi ed apposita delibera del Collegio dei docenti, dovevano essere immessi nella classe corrispondente alla loro preparazione e titoli posseduti. Anche se “irregolari” dovevano essere accolti ed inseriti nell'ordine di scuola che desideravano. Il problema ovviamente consisteva nella conoscenza della lingua italiana che nella maggior parte dei casi era nulla. Questi poveri ragazzi non erano in grado di seguire le lezioni e perciò dovevamo attivare forme di inserimento non traumatizzanti. Organizzavo quindi percorsi didattici personalizzati e lezioni, prevalentemente in orario curricolare, di lingua italiana per stranieri con docenti interni di sostengo o di lingue straniere retribuiti con il Fondo di Istituto. Talvolta sono riuscito ad ottenere una marginale collaborazione di un docente del C.T.P. di Bussolengo a costo zero.

Il Ministero della Pubblica Istruzione stabiliva soltanto che l'alunno minorenne doveva essere accolto nella struttura scolastica senza fornire alle scuole risorse, personale e regole. In altri termini: arrangiatevi ! Questa è la politica di integrazione dei minori stranieri in Italia. In Francia, per esempio gli studenti stranieri devono frequentare per un semestre un centro scolastico di accoglienza dove apprendono la lingua, la cultura e la normativa francese. Ma la Francia, ex potenza coloniale, ha una esperienza pluridecennale di integrazione degli immigrati mentre in Italia c'è un approssimativismo spaventoso che rasenta il concreto disinteresse.

Garda, 19 dicembre 2009

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ASSENZE PER MALATTIA E VISITE FISCALI

Il 18 dicembre 2009 il ministro Renato Brunetta, relativamente alle visite mediche di controllo, ha emanato il seguente decreto:

"… ...
Determinazione delle fasce orarie di reperibilità per i pubblici dipendenti in caso di assenza per malattia.

Art. 1 (fasce orarie di reperibilità)

1. In caso di assenza per malattia, le fasce di reperibilità dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni sono fissate secondo i seguenti orari: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’obbligo direperibilità sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi.

Art. 2 (Esclusioni dall’obbligo di reperibilità)

1. Sono esclusi dall’obbligo di rispettare le fasce di reperibilità i dipendenti per i quali l’assenza è etiologicamente riconducibile ad una delle seguenti circostanze:
a) patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
b) infortuni sul lavoro;
c) malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio;
d) stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta;

2. Sono altresì esclusi i dipendenti nei confronti dei quali è stata già effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato.
... "

Resta invariata la normativa relativa al ricovero ospedaliero, alle assenze dal domicilio per cure fisioterapiche, ecc.


Verona, 8 gennaio 2010
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SCIOPERO  E  SICUREZZA

Le leggi 146/1990 ed 83/2000 ed i successivi accordi applicativi regolamentano i contingenti minimi in caso di sciopero del personale scolastico per alcune attività (esami, pagamento stipendi, ecc.) fra le quali la vigilanza sui minori presenti in ambito scolastico.

I contatti decentrati di Istituto quindi devono prendere in considerazione questo aspetto con riferimento al documento di valutazione dei rischi (presenza di addetti alle emergenze in numero adeguato) perché diversamente una situazione di pericolo non è fronteggiabile (con quel che ne consegue). La presenza di addetti alle emergenze vale anche durante le riunioni di qualsiasi genere (compresa la presenza di associazioni sportive in palestra in orario extrascolastico).


Costermano, 12 gennaio 2010
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Scuola – Ministro Renato Brunetta: presto sms per avvertire genitori delle assenze dei loro figli.

Bruxelles, 20 gen. (Apcom) - I genitori verranno avvisati delle assenze dei figli a scuola attraverso un sms. E' quanto ha annunciato il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, nel corso di una conferenza stampa, confermando quanto più volte annunciato, anche dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini.
"Nelle prossime settimane si procederà con l'uso degli sms per comunicare ai cittadini gli adempimenti scolastici, previdenziali, automobilistici e sanitari", ha spiegato Brunetta.

COMMENTO: è una buona iniziativa anche se assolutamente insufficiente perchè gli Italiani non vengono informati delle leggi che vengono emanate dal Parlamento a meno che non leggano tutti i giorni la Gazzetta Ufficiale.
Per quanto riguarda la scuola, il Ministro R. Brunetta ha scoperto l'acqua calda perchè tutte le scuole informano tempestivamente in vario modo i genitori delle assenze del loro figli.
Agli inizi degli anni '90 all'I.P.S. “M. Sanmicheli” di Verona inviavo mensilmente per lettera ai genitori il tabulato relativo a tutte le assenze, ritardi ed uscite anticipate dei loro figli. Curava questa iniziativa l'assistente amministrativa Scandola Daniela utilizzando un programma informatico fornitoci dalla Infoschool di Bassano del Grappa. I docenti tutor di classe provvedevano inoltre a telefonare a casa ai genitori per assenze sospette o prolungate.
Invece al “Levi”, al “Medi” ed al “Calabrese” ci si limitava alle telefonate dei docenti tutor e al tradizionale controllo dei libretti personali.
Sarebbe bene che il Ministro R. Brunetta mettesse a disposizione personale e risorse per queste iniziative invece che dare indicazioni superflue aggravando il lavoro dei docenti e forse di qualche impiegato di segreteria (ma sarà una battaglia) depauperando le scarse risorse disponibili.

P.S. Probabilmente R. Brunetta sta pensando di diventare sindaco di Venezia.

Verona, 20 gennaio 2010

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SCUOLA: CHE PENA !
Mercoledì mattina 25 agosto 2010 mando un fax al dirigente scolastico Giovanni Pietro Poggio dell'I.I.S. “G. Ruffini” di Imperia con il quale chiedo, motivando, i nominativi degli studenti diplomati PP.AA.CC.LL.EE. nel 1967 a Sanremo. Comunico che mi sarei recato da Sanremo ad Imperia il giorno successivo alle ore 11.00 chiedendo, nel caso in cui vi fosse qualche problema, di essere informato telefonicamente per tempo.
Non avendo ricevuto comunicazioni, il giorno successivo mi reco ad Imperia all'ora stabilita con il mio amico Pierangelo e mi presento in segreteria didattica chiedendo contento e fiducioso gli elenchi richiesti. L'impiegato (poi scoprii che si chiamava Carlo Parodi) mi disse che non si poteva per la privacy. Gli dissi che ero ex preside e che non mi risultava esistesse alcuna riservatezza su un semplice elenco di nomi senza dati anagrafici e valutazioni e che desideravo parlare il con preside anche perchè a richiesta scritta volevo una risposta scritta. Allora va dal preside e dopo qualche minuto mi presento a Poggio il quale, con il fax in mano - che non aveva ancora letto - mi ripete che non si può perchè c'è la privacy. Gli spiego che non vi è alcuna riservatezza (dati sensibili, ecc.) ed allora acconsente per “farmi un piacere” e che in seguito mi sarebbero stati forniti quando c'era tempo. Gli dissi che si trattava semplicemente di prendere un registro e che mi dicesse almeno quando potevo venire a prenderli che li avrei copiati di persona e che in base alla carta dei servizi non volevo favori personali. Di rispose che la carta dei servizi non prevedeva la mia richiesta e che quindi, se la mettevo su quel piano.la mia richiesta non poteva essere esaudita (privacy). Allora mi alterai leggermente e gli dissi che mi sarei rivolto ad un avvocato rilevando pubblicamente che non era stata protocollata la mia domanda del giorno prima.
Andai a casa disgustato anche perchè, oltre a subire un'ingiustizia, non mi avevano informato facendomi fare un viaggio inutile.
Passai parte della notte a raccogliere informazioni e a preparare una bozza di ricorso.
Il giorno dopo, giovedì 26, alle nove mi telefona Parodi e mi dice (chiamandomi “signor preside”) che mi forniranno i nominativi richiesti...!!! Gli chiesi “quando?”. Mi rispose che forse me li davano lunedì o martedì oppure dopo il 31 agosto perchè lui era stato trasferito (a domanda volontaria...) all'I.C. “G. Boine” dello stesso comune. Gli chiesi a chi mi dovevo rivolgere, ma restò vago. Allora gli dissi che essendo cosa semplice e siccome martedì partivo per il Veneto, desideravo gli elenchi entro martedì 31 agosto 2010. Mi rispose che la cosa poteva realizzarsi.
Martedì 31 agosto, non avendo ricevuto comunicazione alcuna, verso alle 9.45 telefono al “G. Ruffini” e alla centralinista chiedo di Carlo Parodi che mi passa immediatamente perchè era accanto a lei in portineria... Gli chiedo informazioni e lui mi risponde che forse i registri erano al “C. Colombo” di Sanremo... e che lui nei 1967 frequentava ancora le elementari... Gli dissi che ero sicuro di quello che richiedevo e che lui era diretto responsabile dell'archivio come da incarico conferitogli dal d.s.g.a. (l'ho visto sul sito del “Ruffini”) e come previsto dal C.C.N.L. per gli assistenti amministrativi. Terminai la conversazioni salutandolo e dicendogli che avrei proceduto amministrativamente.
Alle ore 11.30 mi ritelefona e mi dice la una sua collegata ha trovato sul computer i nominativi richiesti. Allora vado ad Imperia perchè Parodi non può spedirmi l'elenco. Quando arrivo mi dà un foglio con dodici nomi "battuti a macchina" e gli dico che quei nomi sono soltanto una parte dei componenti della mia classe del 1967 della sede di Sanremo (dipendeva da Imperia). Allora mi dà il registro e mi copio tutti i ventisei nomi a mano.
OSSERVAZIONI (ALLA RINFUSA):
a) scorrettezza: non mi hanno nemmeno avvisato che sarei andato ad Imperia per niente
b) non hanno protocollato la mia richiesta scritta
c) Poggio e Parodi hanno fatto una falsa affermazione (privacy)
d) con tutte le scuse (ma ero sicuro di essermi diplomato al “Ruffini” ?, adesso avevano da fare, ecc.) hanno cercato di non soddisfare la mia motivata e legittima richiesta
e) secondo G. P. Poggio la richiesta poteva essere soddisfatta soltanto per farmi un “favore” (allora la privacy c'è solo per qualcuno ?)
f) hanno stanziato in bilancio 8.000 euro per la qualità e la d.s.g.a. da anni deve riorganizzare l'archivio (relazione G.E.) in storico, deposito e corrente …
CONCLUSIONE: dopo questa breve esperienza con una certa burocrazia scolastica ogni residua nostalgia dirigenziale del mondo della scuola è svanita … (si salvano gran parte dei docenti... ma non il personale A.T.A. ed i dirigenti scolastici senza preparazione amministrativa ...)
P. S. Se non avessi avuto l'esperienza di dirigente scolastico (ed i requisiti come dice Pierangelo), come sarebbe finita ? Che tristezza !
Affi, 1° settembre 2010

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PRECARI DELLA SCUOLA ED INIZIO ANNO SCOLASTICO
E' triste vedere smarriti ed avviliti bidelli quarantenni compilare la domanda di inclusione nelle graduatorie prioritarie previste dal D.M. 68/2010 perchè quest'anno non hanno ottenuto la supplenza annua a causa della riduzione degli organici.
Il ministro Mariastella Gelmini ha dichiarato che i precari saranno assorbiti in sette anni: è ovvio perchè qualcuno andrà bene in pensione …!
Ma è mai possibile che ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca sia una ragazzina ora trentasettenne (è diventata ministro nel 2008 quando non era ancora trentacinquenne e nel 2010 ha sposato il divorziato Giorgio Patelli) senza esperienza alcuna di gestione o insegnamento scolastico ? Quale autorevolezza può avere nei confronti di presidi e professori ?
N. B.
La sorella Cinzia, maestra, è iscritta alla CGIL e fa parte del direttivo provinciale della FLC CGIL di Brescia ...
Verona, 13 settembre 2010

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SCUOLA: CONCORSO A 145 POSTI DI DIRIGENTE TECNICO (ISPETTORE)
Comunicato ministeriale del 12.10.2010

...

Si comunica che la pubblicazione del diario delle prove scritte del concorso di cui all’oggetto è rinviata alla Gazzetta Ufficiale - 4a Serie speciale - “Concorsi ed esami”, del 14 gennaio 2011.”


COMMENTO: Ennesimo rinvio. Gli aspiranti fanno in tempo ad andare in pensione, mentre gli “abusivi” ispettori “comandati” continuano a svolgere il loro ruolo senza concorso alcuno. Ulteriore evviva per la Gelmini !

Bussolengo, 12 ottobre 2010

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CODICE DISCIPLINA  DIRIGENTI  SCOLASTICI
Finalmente, dopo dieci anni, anche i dirigenti scolastici hanno un codice disciplinare: l'articolo 16 del C.C.N.L. Precedentemente si doveva fare riferimento al d.lgs. 165/2001 valido per tutti i dipendenti dello Stato :"Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche".
Verona, 22 ottobre 2010

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MOTIVAZIONI SCOLASTICHE
Durante una cena fra colleghi un'insegnante in attività confida: “Al mattino faccio fatica ad alzarmi per andare a scuola perché non trovo una motivazione ed allora mi dò la carica pensando che alle undici mi comprerò una brioche”.
Sant'Ambrogio di Valpolicella, 26 novembre 2010

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RIFORMA  UNIVERSITARIA
Ieri notte a Bergamo, alcuni studenti hanno scaricato sterco davanti alla casa di Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione Università e Ricerca, lasciando intendere cosa pensano della riforma universitaria in discussione al Parlamento.
Affi, 7 dicembre 2010
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SCUOLA: CONCORSO PER ISPETTORE
Il giorno 14 gennaio 2011 doveva essere pubblicato il calendario delle prove scritte per il concorso a Dirigente Tecnico (Ispettore) ma, come previsto, la pubblicazione è stata rinviata all'11 febbraio. Sono proprio curioso di vedere se ci sarà l'ennesimo rinvio. Non mi stanco di dire che è tutta una “manovra” per mantenere i “comandati” al loro posto.
Caprino Veronese, 15 gennaio 2011
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PRECARIATO SCOLASTICO

Grande rilievo hanno dato i mezzi di comunicazione di massa alla notizia che una docente siciliana di 63 anni è passata di ruolo dopo 37 anni di precariato.
Mi sembra una notizia poco eclatante. Nell'anno scolastico 2000/2001 nel liceo “Primo Levi” di San Floriano (Vr) avevo una supplente di italiano e latino ultrasessantenne. E' andata in pensione senza essere passata di ruolo. Brava donna M. G. B. ma, diversamente dalla siciliana, non aveva mai superato né un concorso né un corso abilitante (bocciata dalla “sua” preside che era presidente di commissione). Mi ricordo che ne faceva delle belle, dandomi parecchio da fare... Quella che mi ha avvilito di più è stata quando la mamma di un alunno di classe prima liceo scientifico mi portò il compito in classe di latino del figlio corretto dalla prof. M. G. B. nel quale erano segnati errori che non esistevano e non segnati errori effettivi …

Già che ci sono parlo anche di altre supplenti.

Questa mattina in banca chiacchiero con una mia ex alunna e mi dice che è incinta da un mese e mezzo. Le faccio le mie congratulazioni perché fra l'altro è una ragazza simpatica (la chiamo ragazza anche se è laureata ed ha quasi trent'anni). Le chiedo se si metterà in gravidanza a rischio. Mi risponde di no perché fortunatamente sta bene. Mi ha fatto rammentare che a Bussolengo circa nel 2006 una precaria siciliana prese servizio un solo giorno e l'indomani da Catania (,) si mise in malattia e stette assente tutto l'anno (per maternità a rischio precocissima, ecc.). - Qualche anno prima, al Sanmicheli di Verona, su di una cattedra di Tedesco ebbi sette titolari perché le supplenti che trovavamo erano tutte in maternità.
Questi sono casi regolari ma curiosi.

Affi, 2 settembre 2011
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LA  GELMINI  E  LA  VELOCITA'  DELLA  LUCE

Un gruppo di ricercatori del Cern e dell'Infn guidato dall'italiano Antonio Ereditato ha registrato che i neutrini possono viaggiare oltre la velocità della luce (Nel vuoto 3*10^8 m/s). Le particelle hanno coperto i 730 chilometri che separano i laboratori di Ginevra da quelli del Gran Sasso ad una velocità superiore a di quella della luce.

Il ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini ha affermato che “Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento di 45 milioni di euro”.

Ovviamente una galleria di 730 chilometri fra Ginevra (Svizzera) ed il Gran Sasso (Italia) esiste solo nella mente del ministro Gelmini. Questa affermazione ha suscitato le proteste della comunità scientifica internazionale ed ha gettato ulteriore discredito sul destrorso governo italiano. L'Italia dai tempi del regno non ha mai avuto un ministro dell'istruzione di tale basso profilo. Eppure nei tempi repubblicani ha avuto ministri dell'istruzione del calibro di Aldo Moro, Oscar Luigi Scalfaro, Giovanni Spadolini, Luigi Berlinguer e Tullio de Mauro. Però c'è stata anche Letizia Moratti …

Bardolino, 25 settembre 2011
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POVERA  MATEMATICA !
Questa mattina presso all'università ho assistito alla prima lezione di una materia “scientifica” (almeno così l'ha definita la docente). Veramente la settimana precedente erano in calendario tre lezioni, ma la prima è stata dedicata interamente (trenta minuti sui novanta previsti !) agli aspetti organizzativi, la seconda al test d'ingresso e la terza non si è tenuta perché l'aula era occupata dai candidati che dovevano verificare i saperi “minimi”.
La docente, per far capire i contenuti del suo insegnamento, ha proiettato il film “An Inconvenient Truth” che ha per protagonista l'ex vice presidente degli U.S.A. Albert Arnold Gore Jr. Trattasi di una pellicola dai buoni intenti ma con finalità politiche propagandistiche.
La docente periodicamente interrompeva la proiezione per commentare il filmato. Ad un certo punto ha riferito che Gore [per denigrare il suo avversario elettorale G. W. Bush] aveva narrato il seguente episodio.
Un amico di Gore aveva chiesto al suo insegnante se un tempo i continenti del globo terrestre fossero tutti uniti (pangea). Questi rispose che era assolutamente da escludere. - Ebbene, l'amico di Gore divenne un grande ricercatore universitario mentre il suo insegnante divenne consigliere di G. W. Bush...”.
Risultato: risatine da parte degli studenti.
Ma non è finita. La docente ha pensato di metterci anche del suo narrando il seguente episodio.
Una bambina torna a casa dalla scuola elementare e la mamma le chiede cosa ha fatto durante la mattina. La figlioletta le risponde che la maestra ha spiegato i numeri. Dice che ne esistono di due tipi: quelli romani e quelli arabi. Noi usiamo quelli romani perché discendiamo dai Romani. La mamma interviene agitata affermando che noi usiamo i numeri arabi. Alla figlia viene una piccola crisi isterica perché ella ha scritto esattamente quanto la maestra le ha dettato meritando anche un bel dieci. A comprova di ciò legge quanto ha scritto sul quaderno dimostrando piena fiducia nella maestra e pensando che sia la madre ad avere torto, mentre questa ribadisce che, come tutti sanno, noi usiamo i numeri arabi”.
Risultato: risatine da parte degli studenti.
COMMENTO. Non esistono né i numeri romani né i numeri arabi, ma le cifre romane e quelle arabe ed il sistema additivo e quello posizionale. Romani ed Arabi usavano gli stessi numeri e lo stesso sistema di numerazione a base dieci, soltanto che i numeri li rappresentavano diversamente. Ovviamente bisogna definire il numero (ente di natura qualsiasi con il quale si possono eseguire le quattro operazioni fondamentali valendo le consuete proprietà formali) e la cifra (simbolo per indicare il numero). Peccato che pochi ne conoscano la differenza (anche al liceo scientifico) ma deridere sbagliando... Forse la docente è rimasta frustrata dalla giovanile esperienza di supplente elementare e se la prende con le maestre (però si è consolata diventando docente universitaria).
P. S. Mi consolo con l'Assiriologia.
Verona, 10 ottobre 2011
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HOMO  SAPIENS

X.Y. in una recentissima conferenza afferma che l'uomo anatomicamente moderno Homo Sapiens è comparso sulla terra circa 40.000 anni fa nell'Africa sud-Sahariana da dove si sarebbe diffuso nel resto del mondo sostituendo le altre specie umane. Alla mia domanda sul come abbia fatto in breve tempo a diffondersi su tutto il pianeta – Australia compresa – risponde che probabilmente esistono fossili più antichi che non sono ancora stati scoperti.
COMMENTO1. Peccato che nel suo libro affermi che, secondo le analisi genetiche, l'homo sapiens è apparso fra i 160-130000 anni fa. Inoltre, come risulta da tutte le ricerche antropologiche, 40.000 anni or sono è comparso l'homo sapiens sapiens e non l'homo sapiens che è molto più antico e deriverebbe dall'homo rhodesiensis. Personalmente, come altri che sostengono la teoria della evoluzione multiregionale, ritengo che l'homo sapiens sapiens sia comparso sul pianeta contemporaneamente in tutti i continenti come evoluzione dal suo predecessore homo sapiens e non abbia popolato tutto il pianeta mediante migrazioni a macchia d'olio (esclusa qualche zona come la Nuova Zelanda popolata soltanto mille anni fa da gruppi polinesiani). Basti pensare che dal Kenia all'Australia ci sono circa 30.000 chilometri ed oltre 50.000 per raggiungere l'Argentina attraversando mari, fiumi, foreste, montagne, deserti e il tutto a piedi con la famiglia... Questa mia tesi è stata anche per analogia confermata da X.Y. quando precedentemente domandai le cause della scomparsa dell'homo neanderthalensis (estinto circa 30.000 anni fa e quindi coevo dell'homo sapiens sapiens) e mi rispose che probabilmente aveva terminato naturalmente il proprio ciclo biologico cioè non era stato sterminato dall'homo sapiens.
Dico questo perché X.Y., pur riportando nel suo libro le due teorie, propende per quella migratoria perché nella sua conferenza quella multiregionale non l'ha nemmeno menzionata.

P. S. Da http://www.tuttostoria.net/focus_recensione_storia_antica.asp?id=4
“HOMO SAPIENS SAPIENS
La diffusione dell’Homo sapiens sapiens viene generalmente collegata al Paleolitico Superiore. Originario del continente africano inizierà la propria emigrazione nei continenti europeo ed asiatico all’incirca 35.000 anni fa. In circa 10.000 anni riuscirà ad occuppare i territori fino ad allora abitati dall’Uomo di Neanderthal e arriverà a sovrastarlo per intelligenza e per la sua maggior capacità nel produrre e commerciare utensili.”
COMMENTO2. Anche il recensore dell'articolo di “tuttostoria.net” evidentemente sostiene la teoria migratoria e fra l'altro non precisa che l'homo neanderthaliensis ha occupato soltanto una piccola parte del pianeta (Europa non settentrionale e Vicinissimo Oriente).

COMMENTO3. Sulla storia evolutiva dell'uomo c'è ancora molto da lavorare.

Bussolengo, 14 ottobre 2011
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POVERA  GEOMETRIA  ! 
Conferenza universitaria: “Se consultate il dizionario, troverete che lo spazio è definito come quella parte del piano delimitata da almeno una linea.”
COMMENTO1. Ma sa che esiste anche la terza dimensione ?
COMMENTO2. Povera università o povera geometria ?
Verona, 17 ottobre 2011
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POVERA  GEOGRAFIA  ASTRONOMICA  ! 

Oggi a Verona dopo le ore 10.10, la relatrice universitaria, parlando dello zenit [non usa mai questo termine], afferma che nella fascia compresa fra i due tropici il sole risulta perpendicolare alla superficie terrestre due volte all'anno. “Esattamente nel tropico del Cancro ciò avviene il 21 giugno, però anche in un altro giorno e darò trenta all'esame a chi mi sa dire quale è l'altro giorno”. Gli studenti stanno in silenzio. Nessuno azzarda una risposta. Allora la relatrice fa l'esempio della pallina che viene lanciata contro il muro: prima ha un movimento di andata e poi uno di ritorno. “Ma adesso che vi ho aiutato il premio del trenta non vale più”. Nonostante l'
aiuto nessuno osa rispondere ed allora ella afferma: “Oltre il 21 giugno al tropico del Cancro il sole risulta perpendicolare anche il 22 giugno ! ed al tropico del Capricorno, oltre il 21 settembre anche il 22 settembre !”.

COMMENTO. Mi cadono le braccia, non so se ridere o piangere ... Ma è possibile che all'università accadano cose di questo genere ? L'università non ha mai raggiunto simili bassifondi ! Gli insegnanti di geografia alle scuole superiori sono decisamente migliori !

P.S. Lasciamo perdere la altre piccole perle su Eratostene (banale errore di calcolo: 39000 anziché 39375) e su Guglielmini (qui è più grave perché afferma che “è la terra che si sposta [verso oriente allontanandosi dal corpo in caduta libera]”).

Verona, 24 ottobre 2011
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PESCATORI  DEL  NEOLITICO
Ecco con quali ami i siculi del neolitico pescavano dentici, cernie e murene di grosse dimensioni.

Ami in osso rinvenuti nella Grotta dell'Uzzo (Trapani). Quinto millennio a.C. circa.

Fortunatamente qualche raro docente e studente si sta domandando come facevano quei pescatori a legare gli ami alle lenze...
Bardolino, 1° dicembre 2011
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PEDES oppure RHYTA ?
Ecco due piedini fittili del neolitico italico-meridionale presentati come rhyta (plurale di rhyton).

COMMENTO. Certo che erano bravi i Rendinesi a bere o a libare con tali piedini...!
Verona, 30 novembre 2011
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PREISTORIA
C'è modo e modo di fare preistoria, eccone un esempio:

     
Varna, sepoltura del V millennio a. C.

L'autore/autrice XY, che nel suo libro di preistoria riporta soltanto la foto di sinistra del capo guerriero di Varna, deve avere un complesso non risolto perché castra di fatto il pene d'oro del defunto e quando descrive diffusamente le patologie della mummia di Similaun (IV millennio a. C.) dimentica di informare che Oetzi era un castrato e che aveva dello sperma nel condotto anale.
P. S. Qualche studioso (?) ipotizza che Oetzi, essendo castrato ed oggetto di pratiche sessuali omosessuali, fosse uno sciamano. Io penso che fosse semplicemente un pastore d'altura (!).

Garda, 27 dicembre 2011
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PRANZI  DI  LAVORO  E  RIUNIONI  SCOLASTICHE
Domani, a palazzo Chigi, il presidente del consiglio dei ministri Mario Monti (senatore a vita) avrà un pranzo di lavoro con i rappresentanti della maggioranza governativa Alfano (PDL), Casini (Terzo Polo) e Bersani (PD).
COMMENTO. Ma perché a scuola non si tengono Collegi dei docenti o Consigli di classe durante pranzi, cene o banchetti ? Forse perché a scuola c'è serietà di comportamento, rispetto per le persone per le quali si lavora e non c'è l'abitudine a mangiare ...

Caprino Veronese, 15 gennaio 2012
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UNIVERSITA'  SCALIGERA
Un insegnante (a contratto) sostiene che si possono privatizzare i servizi di distribuzione dell'acqua perché al gestore non servono poteri speciali (mentre per i B.C. sì e per la Scuola è titubante), gioca a fare indovinelli sul tipo di laurea necessaria per diventare direttore regionale dei B.C. omettendo di affermare che hanno funzione dirigenziale, manifesta chiara nostalgia per il ventennio, ha un rapporto fisso di impiego presso un ente statale, svolge attività libero professionale, prima di insegnare alla facolta di B.C. insegnava (a contratto) una diversa disciplina presso un'altra facoltà, non proviene dalla facoltà presso la quale si è laureato. - Capisco perché lo studente liceale rivolese che mi ha fatto da giuda al Forte San Marco ha dichiarato che si iscriverà alla facoltà di archeologia di Padova reputando di scarso livello quella analoga di Verona.
P.S. Ho rilevato che pure un ispettore (comandato) del ministero dell'Istruzione, che conosco bene, ha un insegnamento a contratto (rapporto di lavoro dipendente) presso l'università scaligera. Ma non esiste l'esclusività del rapporto di lavoro statale specialmente per i dirigenti scolastici ?
CONCLUSIONE. Ho la forte sensazione che all'università di Verona ci sia una commistione di interessi
sia relazionali sia economici sia politici.
Verona, 28 marzo 2012
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RETRIBUZIONI  DIRIGENTI  MINISTERO  BENI  CULTURALI
Il prof. dice che i dirigenti generali del M.B.C. guadagnano 420 volte quello che guadagna un custode di museo e che i direttori regionali hanno la qualifica di dirigenti generali.
COMMENTO1. Nella pubblica amministrazione lo stipendio più alto è quello del primo presidente di corte di cassazione che ha una retribuzione lorda annua di circa 294.000 euro ed ora tutti i dirigenti pubblici non possono essere retribuiti per somme superiori.
COMMENTO2. Un custode percepisce mediamente annualmente euro 16.000 lordi tabellari
COMMENTO3. I direttori regionali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali sono inquadrati come dirigenti di prima fascia e percepiscono euro 166.745,52 lordi annui (come quello del Veneto) che sono 10 volte lo stipendio del custode (ed è moltissimo) ma non 420 volte. - I dirigenti generali percepiscono annualmente 1000 euro in più di quelli regionali.
CONCLUSIONE1. Posso capire che non si conoscano le retribuzioni di tutte le categorie di dirigenti ma prima di spararle grosse pubblicamente è opportuna una certa cautela per non fare figuracce e soprattutto per non fornire false informazioni agli studenti. - Non sono intervenuto per misericordia anche se sapevo che Ugo Soragni era dirigente di prima fascia.
CONCLUSIONE2. I dirigenti statali (non nominati per concorso...) guadagnano troppo (con le tasse di tutti).
Bardolino, 30 marzo 2012
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I PROMESSI SPOSI  -  FRA CRISTOFORO
Uno dei protagonisti dei "Promessi sposi" di Alessandro Manzoni è sicuramente Fra Cristoforo al secolo Lodovico *** figlio di un ricco commerciante. La sua adesione al monachesimo francescano è conseguenza del pentimento per l'uccisione in duello di un prepotente che aveva ammazzato il suo fedele servitore di nome Cristoforo che lo stava difendendo.
Oggi, casualmente, esaminando gli oggetti posti in vendita in un'asta di antiquariato, mi sono imbattuto in un quadretto spagnolo del primo '700 raffigurante fra Bernardo da Corleone (al secolo Filippo Latino 1605-1667) beatificato nel 1768 e canonizzato nel 2001.
Ebbene, la vicenda di Fra Cristoforo è molto simile a quella di Fra Bernardo perché entrambi sono:
- del '600
- orfani in età giovanile
- di carattere focoso
- reattivi nei confronti dei prepotenti
- pentitisi per la violenza compiuta
- rifugiatisi in un convento
- diventati frati cappuccini
- dedicatisi all'assistenza degli infermi
- imbattutisi nella peste bubbonica
- in relazione con 'mafiosi'
- morti per malattia a circa sessant'anni
Mi sembra che le coincidenze siano troppe.

P.S. Uno frate a Pescarenico e l'altro a Partinico (per la rima...).
Verona, 15 luglio  2013
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SCUOLA ARCHIVIO
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CULTURA  ITALIOTA
Mia madre, avendo lavorato in una fabbrica d'armi bresciana durante la seconda guerra mondiale ed avendo fatto per un periodo la dama di compagnia di una contessa napoletana, era socialista e rispettosa degli operai però quando incontrava gli straccioni morali (maleducati ed ignoranti) li chiamava ironicamente "bassa plebe".
Questa "bassa plebe" che si incoccia prevalentemente sulle carrozze di seconda classe dei treni e nelle spiagge libere, mi ricorda i test che preparavo agli albori dell'integrazione dei disabili mentali certificati nella scuola secondaria di secondo grado incentrati sul TEMPO e sullo SPAZIO. Era necessario rendersi conto delle capacità di base dell'alunno perché molti (relativamente al tempo) confondevano non solo la cronologia (passato/futuro) ma anche la durata (anno/giorno), e per lo spazio era talvolta un grande obiettivo l'apprendimento topografico della collocazione dei servizi igienici (così potevano recarvisi da soli).
Ora mi sembra che nelle trasmissioni televisive sia necessario introdurre dei test di base selettivi… a meno che, volutamente, si voglia sadicamente far ridere i telespettatori meno acculturati.
P.S. Non guardo quasi mai trasmissioni televisive: me le riferiscono.
Affi, 27 aprile 2014
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STORIA  ITALIOTA
Dopo la manifesta ignoranza geografica espressa due giorni fa da una concorrente durante la trasmissione televisiva di Rai1 "L'Eredità" (aveva collocato Venezia in Piemonte), oggi durante i quesiti di storia una concorrente a proposito dell'avvento del "Fascismo" fra le quattro date proposte ha scelto il 1983...!
RI-COMMENTO. Mandiamoli via dall'Italia o, quantomeno, ritiriamogli il titolo di studio ed il diritto di voto...!
Sanremo, 24 aprile 2014
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GEOGRAFIA  ITALIOTA
Oggi, durante la trasmissione televisiva "L'Eredità" condotta temporaneamente da Fabrizio Frizzi, una concorrente al quesito: "Città del Piemonte che inizia per V......." ha risposto "Venezia".
COMMENTO. Mandiamoli via dall'Italia o, quantomeno, ritiriamogli il titolo di studio ed il diritto di voto...!
Sanremo, 22 aprile 2014
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LETTERATURA  ITALIANA
In Università oggi l'insegnante ha letto e commentato per tre ore (140 minuti effettivi) i capitoli IX e X dei "Promessi sposi", definendo l'episodio della "Monaca di Monza" come un romanzo nel romanzo (anche se trattasi di una trentina di pagine su oltre ottocento). Senza rinarrare la vicenda, dirò che la narrazione mi ha angustiato assai perché il dilungarsi del Manzoni in particolari sulla violenza psicologica perpetrata dal genitore nei confronti della figlia Gertrude mi ha provocato una senso di vomito. Mi ha ricordato pure la "Vergine cuccia" dove il Parini indugia sulla miserabile ed ingiusta fine del servo licenziato e messo sulla strada con moglie e figli a chiedere l'elemosina per aver allontanato con il piede una cagnetta che lo aveva morsicato. Simili narrazioni mi indurrebbero (se non dovessi studiarle) a buttare certi libri non nelle ortiche ma nel camino. Quanto alla critica letteraria in generale, serve solo a rovinare il gusto della bella lettura perché grandi autori ce ne sono a iosa come: Pirandello, Verga, Irwing Shaw, Ibsen, Cronin, Dostoevskij, Pavese ... Ma il romanzo che mi ha maggiormente affascinato ed indotto alla riflessione filosofica è stato "Les dieux ont soif" di Anatole France: un capolavoro che mi fece apprezzare lo scetticismo di Luciano di Samosata.
Verona, 17 maggio 2013
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STORIA  DI  UN  VOLUME  DELLA   PRIMA EDIZIONE  DEI  PROMESSI  SPOSI
Siccome sono interessato alla edizione Quarantana originale dei “Promessi sposi” di Alessandro Manzoni, telefono ad una libreria antiquaria di Cambiago per avere informazioni sull'annuncio:
Titolo: I Promessi Sposi, storia milanese del secolo XVII scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni, edizione riveduta dall'autore - Storia della colonna infame inedita
Autore: Alessandro Manzoni
Editore: Tipografia Guglielmini e Redalelli
Anno di stampa: 1840
Città: Milano
Condizione: Legatura in mezza pelle, dorso con titolo e fregi in oro. Testo in buono stato, pagine dal 371 al 374 con strappo.
Prezzo: Euro 750
Mi risponde una signorina la quale precisa che lo “strappo” consiste nella “mancanza”, cioè le pagine sono state “strappate via”. Allora le dico che non sono interessato all'acquisto anche perché con qualche centinaio di euro in più si trovano volumi integri.
COMMENTO. Le pagine 371, 372, 373 e 374 sono centrali di 864 e parlano di fra Cristoforo al quale è imposto di lasciare il proprio convento di Pescarenico e recarsi a Rimini su pressione di un “terribile uomo”. Mancano quindi due fogli valutati dallo strappatore fra i meno importanti e collocati in posizione poco visibile.
Perché il nostro topo di biblioteca dei “Promessi sposi” ha strappato quei due fogli ? Cosa ne ha fatto se non contengono illustrazione alcuna di Gonin ? Probabilmente per motivi igienici... Prima la salute e poi la cultura, mi sembra ovvio... !
PARAFRASI del sottotitolo del volume cambiaghese de “I promessi sposi”: "Storia igienica milanese del secolo XIX"
Bardolino, 11 aprile 2013
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ESAMI  DI  “MATURITA'”
Dopo un ventennio esatto di ininterrotta presidenza di commissioni per gli esami di stato terminali della scuola secondaria di secondo grado, quest'anno mi riposo.
Ho fatto sempre il presidente da quando sono diventato preside (prima facevo non continuativamente il commissario) e pure nei successivi primi tre anni di pensione. Quest'anno non mi sono messo a disposizione per fare il sostituto: non mi interessa più. E' strano, ma non sento la nostalgia degli esami e degli scrutini: ne ho fatti abbastanza e non mi “dicono” nulla di nuovo. Il periodo più “alienante” è stato attorno agli anni 2000 quando c'era un solo presidente per tutte le classi dell'istituto scolastico. Ricordo bene gli esami al “E. Medi” di Villafranca di Verona dove venivo chiamato dai commissari soltanto quando c'era qualche problema o qualche eccellenza: passavo il tempo a fare riunioni, scrutini e controllare verbali. D'altronde non potevo avere il dono dell'ubiquità. Per fortuna il periodo del presidente unico per tutta la scuola è durato poco. Era una semplice funzione notarile che serviva per risparmiare soldi. Comunque ho visto belle classi ed ottimi candidati. Ricordo in particolare: fra i licei il “Domenico Cassini” di Sanremo, fra i tecnici la sede di Villafranca di Verona del p.a.c.l.e. “Ettore Bolisani” e fra i professionali la sezione agraria del “Giuseppe Medici” di Legnago.
Ora che sono tornato studente (universitario) mi diverto con barzellette sulla scuola di questo tipo:
Sai come si comportano gli Europei quando non conoscono una cosa ?
  • Il Tedesco: la studia
  • Il Francese: la domanda
  • L'Italiano: la insegna.
Affi, 26 giugno 2012
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CARO  UNIVERSITA'
A Verona, per frequentare il corso di laurea in Beni culturali bisogna pagare annualmente euro 1670,26 mentre per frequentare il master in Chirurgia orale ed implantologia si devono pagare euro 8500.
Da tener presente che:
  • Beni culturali è un corso consistente in lezioni esclusivamente teoriche, talvolta bisogna sedersi per terra o stare in piedi per seguire alcune lezioni (Preistoria e protostoria o Storia del vicino oriente antico) ed in facoltà bisogna mettersi a studiare sui muretti del chiostro (anche d'inverno) perché in biblioteca o nei tavoli collocati nei corridoi non ci sono posti liberi
  • Medicina e chirurgia. Nel master odontoiatrico il professore (molto bravo) fa lezione ma è anche impegnato in propri interventi ed i tre ammessi al master operano gratuitamente e sono prevalentemente seguiti da due tutor (odontoiatri esterni già specializzati) non retribuiti
COMMENTO1. Le tasse universitarie richieste sono ingiustificate perché sono al livello di una università privata e servono per pagare una pletora di docenti a contratto e ad elargire compensi a frequentanti dottorati di ricerca o simili (indipendentemente dal reddito)
COMMENTO2. Bisognerebbe fare come i figli di Umberto Bossi: Renzo che si è laureato (?) in Albania (senza conoscere l'albanese e senza interprete) o Riccardo che si è iscritto al corso di Economia dell'università dell'Insubria, entrambi a spese della Lega nord per l'indipendenza della padania.
P.S. Ma Umberto Bossi è un "morto di fame" che fatica ad arrivare a fine mese ?
Affi, 18 maggio 2012
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FAMILISMO ALLA ROVESCIA
Ricca bambina lombarda di sei anni [con balia]: “Fra poco vado negli Stati Uniti per un scambio culturale di sei mesi. Alloggerò presso una famiglia.”
P. S. Mi vengono in mente quei ragazzi o ragazze di quarta superiore che andavano per un intero anno scolastico all'estero (U.S.A., R.d.S. od Australia) per studiare presso un scuola di basso livello (i licei italiani sono come le loro università...) alloggiando presso famiglie che li tenevano a pensione … Mi facevano pena perchè scolasticamente perdevano un anno di serio studio italiano ed al ritorno dovevano sostenere gli esami integrativi. Però non me la sentivo di biasimarli tanto perchè forse avevano famiglie o vivevano in ambienti sociali dai quali era meglio stessero lontani. Ma come può un ragazzo di diciassette anni lasciare per un anno familiari ed amici ? Deve avere seri problemi relazionali (o non avere gratificanti rapporti sociali) !
La principale associazione italiana che favorisce questi questi “scambi culturali” è INTERCULTURA (opera con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri). Io l'abolirei. E pensare che molte docenti di lingua straniera la supportano...
Verona, 25 ottobre 2010
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SCUOLA: STIPENDIO DEI PRECARI
Lo stipendio del personale scolastico non di ruolo (supplenti) non è soggetto alla progressione di carriera, cioè non fruisce degli scatti di anzianità anche dopo decenni di “onorato servizio”. Ritenendo ingiusto simile trattamento, la UIL-SCUOLA da tre anni a questa parte ha patrocinato ricorsi giurisdizionali gratuiti nei vari tribunali italiani per ottenere sia il passaggio in ruolo sia la progressione economica. Gli altri sindacati hanno “dileggiato” la UIL asserendo che era una perdita di tempo, ma adesso che i magistrati danno ragione ai ricorrenti (solo per quanto riguarda il beneficio economico che può arrivare ad oltre dodicimila euro) anche loro presentano ricorsi in massa...
Verona, 26 gennaio 2011

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LEZIONI  UNIVERSITARIE
Una docente spiega leggendo il suo libro, un'altra detta (lentamente) i suoi appunti.
COMMENTO 1. Almeno sono chiare...!
COMMENTO 2. Io sono rimasto agli ultimi anni '60 quando a Trento avevo come professori: Fabio Metelli (Psicologia generale), Francesco Alberoni (Sociologia generale), Mario Volpato (Matematica generale)... Tutt'altra cosa...
Verona, 22 novembre 2011

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